sabato 19 marzo 2016

FREE AGENCY 2016 – QUALCHE CONSIDERAZIONE

Anno nuovo film già visto… Giocatori importanti da confermare e altri da eliminare, leggende che ci lasciano e contratti da gestire per colpa del “cap” ormai saturo da tempi immemori. Intanto però, è finita la telenovela che ci ha accompagnato in queste settimane che ha portato alla firma di Kelvin Beachum (Jaguars) e Steve McLendon con i Jets, e da oggi ufficialmente, cominciamo a porci le solite domande... Il possibile sostituto in depth come LT sarebbe stato individuato in Ryan Harris, giocatore esperto e fresco vincitore del SB con i Broncos. Il ragazzone si giocherà un posto da titolare con Villanueva o diversamente verrà utilizzato come RT dove ha garantito maggiore sicurezza l'anno passato. In D-Line la situazione pare meno chiara... Di recente si è parlato anche di un cambio di modulo, passando da una 3-4 base ad una 4-3 che, giocatori versatili come Heyward e Tuitt, non avrebbero problemi a ricoprire. Personalmente la vedo un mossa azzardata e non adatta all’attuale momento in cui la linea a tre si trova. E’ vero che non ci sarà più McLendon a disposizione ma stravolgere quanto è stato appreso in questi anni di utilizzo, lo trovo davvero controproducente. Se si deciderà di virare verso quello che non mi auguro, sarà interessante vedere come si muoverà il front office, cercando di inserire qualche volto nuovo tra free agency o draft. Qualora invece si mantenga la tanto amata 3-4 dell’ex DC LeBeau, verrà affidato a McCullers il ruolo di NT, anche se c’è da dire che ad oggi, assicura ben poco. Tante domande ancora sul fronte difensivo, specialmente sul punto debole del reparto, la secondaria. La firma di Robert Golden indica poco o nulla, se non riconfermare un buon backup meglio utilizzabile come special teamer. Urge sistemare al più presto un settore (safety) che nel 2015 è stato condotto come meglio poteva e nel limite delle sue doti, dal solo Mike Mitchell. La possibilità c’era, ed era più che concreta visto l’iniziale avvicinamento del team e la ferma volontà dei tifosi nel vedere Eric Weddle con la maglia degli Steelers. Purtroppo l’ex Chargers, dopo una giornata a girovagare tra i front office dei vari team interessati, ha pensato bene di firmare un contratto con i rivali di Baltimora e che presumibilmente lo condurrà fino al termine della sua carriera. Poco male però sul fronte economico, viste le cifre dei termini e le ristrette possibilità di “cap” a disposizione con cui il team è costretto a fare i conti da anni. A questo punto, a patto di clamorosi colpi di scena da qui al prossimo Aprile, la scelta di Su’a Cravens (S/LB) nel primo giro del prossimo draft sembra la più logica. Sempre tra i DB, la riconferma di pick-six man William Gay per i prossimi tre anni, era tanto necessaria quanto scontata. Inutile dire che anche qui navighiamo in acque scure dove il mistero di Brandon Boykin, tiene banco ormai dalla week 2 contro San Francisco. Ancora ad oggi, non è ancora ben noto il perché del suo limitato utilizzo nella stagione passata. E’ bene ricordarsi forse, che il suo impiego era legato ad una pick del draft in ragione degli snap giocati. Ma vista la pochezza generale (per non dire altro), perché privarsi di un giocatore con le sue qualità al fine di perdere un quinto giro piuttosto che un sesto? Di sicuro avrebbe fatto meno danni di Antwon Blake, e questo lo sanno anche Tomlin & co. Altra domanda che probabilmente solo io mi sono posto… Conoscendo le attitudini di quest’ultimo (Blake), per cui fisico, irruenza, forza, temperamento e aggressività sono state le uniche cose piacevoli nel vederlo in campo nel 2015, perché non spostarlo a Strong Safety?!, lasciando il free spot all’ottimo Mitchell. In questo ruolo, alternato con il “buon” Will Allen, avrebbe allungato la coperta in depth, guadagnando anche un rifiato generale. Comunque non ci penso più… Blake è un nuovo giocatore dei Titans da qualche giorno e sinceramente non sentirò la sua mancanza! Considerazione personale a parte e rimanendo sempre sui corner, ricordiamoci che l’anno scorso è stato selezionato Golson al secondo giro e che di fatto quest’anno, acutizzato il fastidio alla spalla con l’operazione, potrà dire la sua sul campo. Sempre sul fronte difensivo, di recente anche Sean Spence ha salutato i compagni per accasarsi a Nashville e Terence Garvin , ha firmato con i Redskins. Inoltre c’è l’incognita Jemes Harrison che noi tutti speriamo di vederlo in campo anche per l’anno prossimo, anche se dopo anni, aumentano i dubbi sulla sua continuità. Anche se le posizioni titolari sono da definire cementate con Shazier e Timmons in middle e il duo Dupree-Moats sull’outside, rimarrà ancora quest’anno, il disperato bisogno di inserire giocatori in depth. Considerando quanto poco rimane in FA (di recente hanno fatto visita nella Steel City, Spencer Paysinger ex Dolphins e Mike Morgan ex Seahawks) prevedo l’ennesima pick alta spesa per un linbacker versatile e in grado di ricoprire sia l’interno che l’esterno.
Spostandoci sull’attacco, poco c’era da intervenire se non sulla linea per via delle scadenze contrattuali. Come suddetto, il posto lasciato libero da Beachum, verrà battagliato tra Harris e Villanueva a chi garantirà più protezione a Roethlisberger. Altra riconferma essenziale è stato il rinnovo di Ramon Foster che con il pro bowler David DeCastro , formano una delle migliori coppie di guardie della lega. Nel wideout, il caos generato da Martavis Bryant (prego che non sia il prossimo Josh Gordon) per il quale la lega ha dato la sospensione di un anno, ha generato anche qui parecchi dubbi su come interverrà il team per inserire organico in depth. Si parla già di possibili scelte nel prossimo draft, anche se ritengo più opportuno firmare un giocatore in FA quantomeno per allungare la coperta per il 2016, in modo che nel 2017 possa ritornare in campo Bryant fresco di riabilitazione. Fortunatamente anche qui è arrivata la riconferma di una garanzia come Heyward-Bey che, con Sammie Coates, cercherà di ricoprire lo spot in WR2. In ultimo la posizione di Tigh End. Il leggendario Heath Miller ha lasciato un vuoto difficile da colmare nel breve tempo e gli Steelers hanno individuato in Ladarius Green il suo erede del momento. L’ex Chargers con Jesse James in backup, garantiranno tante ricezioni e ottima protezione in pass-protection. Piccola indiscrezione a chi può interessare... Da fonti attendibili nel mondo black & gold, pare che Green aveva già da tempo un accordo con la società di Pittsburgh (si parla di Novembre), che a sua volta era già a conoscenza del ritiro di Miller già nel Dicembre scorso.


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