mercoledì 18 marzo 2015

COME VERRA’ USATO IL CAP A DISPOSIZIONE ?

Con le recenti operazioni di mercato, nello specifico il rinnovo di Ben, le ristrutturazioni dei contratti di Gilbert, Mitchell e in ultimo Pouncey, gli Steelers ad oggi hanno ancora 6,24 milioni di dollari a disposizione per il mercato nel 2015. Una cifra che nessuno si aspettava di avere a questo punto e dopo l’acquisto di DeAngelo Williams, che potrebbe ulteriormente aumentare apportando ulteriori tagli e ristrutturazioni. Prendendo in esempio la situazione di Polamalu, qualora la società opti per un taglio prima del primo Giugno, si risparmierebbero altri 3,75 milioni da cap, che diventerebbero addirittura 6 a Giugno inoltrato. La somma ricavata verrà molto probabilmente investita su un cornerback in fre agency, dove a tal proposito, nei giorni scorsi lo staff ha incontrato giocatori come Patrick Robinson (Saints) e Sterling Moore (Cowboys), entrambi in scadenza di contratto con le rispettive franchigie. Ambedue gli incontri non hanno dato gli effetti desiderati, con i giocatori che hanno dichiarato di voler aspettare, e che prima di fare la scelta definitiva, avrebbero preso in considerazione le varie offerte delle altre società interessate (Robinson ha dichiarato anche che non disdegnerebbe una riconferma dai Saints). Un'altra opzione sull’utilizzo dal cap disponibile, viene dalla necessità di trovare un outside linebacker da affiancare a Jarvis Jones in depht, sempre che non si voglia puntare al 100% sul buon Moats. Tra i pochi OLB rimasti a disposizione in FA, sicuramente il nome migliore è quello di Sam Acho in uscita dagli Arizona Cardinals. Al termine del suo contratto da rookie iniziato nel 2011, i Cardinals si sono trovati nella posizione di non voler rinnovare il giocatore a causa del suo rendimento in costante discesa nel corso degli anni, fino all’anno scorso dove ha partecipato con rotazioni durante i match, con solo 4 partite da titolare. Acho ha avuto la sua miglior stagione nel suo anno di approdo nel massimo campionato con ben 7 sacks, 40 tackle e 4 foumble. E’un OLB di primo livello per pressione al quarterback, con una rapidità eccezionale nel raggirare le guardie nonostante i suoi 120 kg. Staremo a vedere!

sabato 14 marzo 2015

STEELERS: UNA DIFESA IN CONTINUA EVOLUZIONE

Non è una bufala, è tutto vero! Jason Worilds si ritira. A rendere pubblica la decisione, è stato il suo agente Jason Bernstein tramite una dichiarazione rilasciata direttamente dal giocatore: “Apprezzo tutto l’interesse degli ultimi giorni mostrato nei miei confronti, ma dopo averci pensato a lungo, ho deciso di ritirarmi dal football in quanto ho deciso di seguire altri interessi. Sono particolarmente grato di aver avuto la possibilità di poter giocare per una delle migliori franchigie, con i tifosi più strepitosi di tutta l’NFL. Sono consapevole di quello che potrà scatenare la mia scelta e apprezzerò chi vorrà rispettare la mia de decisione”. Una conclusione che lascia tutti quanti senza parole considerata la giovane età (27 anni – 5 anni da professionista), ed il numero di trofei che avrebbe potuto vincere grazie al suo talento. Era stato anche inserito tra i top 101 free agent di questa finestra di mercato, e avrebbe avuto modo di potersi arricchire economicamente accasandosi in altri team. Secondo quanto trapelato ieri, alla base scelta ci sarebbe la volontà di dedicarsi a pieno per promuovere la sua fede ed al suo credo con i testimoni di Geova. Notizia dunque che sconvolge non tanto per il motivo (condiviso o meno), più che altro per il modo in cui è arrivata. La stessa franchigia della Pennsylvania si era dichiarata disponibile nel voler trovare un accordo e un punto di incontro con il giocatore, per trattenerlo e garantirsi le sue prestazioni in futuro, ma la scelta dal canto suo era già stata presa e virava verso altre prospettive. 
La perdita di una pedina fondamentale nel fronte a sette di Keith Butler, con il 37enne James Harrison richiamato dal pensionamento l’anno scorso che ha recentemente dichiarato di potersi accomodare in qualsiasi altro team; anche il 2015 metterà a dura prova il duo Colbert-Tomlin che si troverà di fronte a importanti cambiamenti difficili da gestire. 
Ma allora chi giocherà come Outside Linebacker l’anno prossimo ? Cerchiamo di capirlo… Jarvis Jones e Arthur Moats (fresco di recente rinnovo) sono delle incognite. Che non siano fulmini di guerra lo sappiamo tutti, ma dal canto loro bisogna ricordarsi che hanno trascorso un 2014 per certi versi “sfortunato”. Il primo ha visto la sua scesa verso il massimo campionato nel 2013 con prestazioni degne di nota che hanno fatto ben sperare sul suo futuro, purtroppo frenato della frattura al polso rimediata nel week 3 contro i Panthers l’anno successivo. Il 2015, salvo nuovi infortuni, potrà essere l’anno della sua consacrazione. Mentre per Moats il discorso è differente; la super stagione di Jason Worilds ha occluso il suo talento e la sua voglia di dimostrare di essere pronto per una maglia da titolare. Anche per lui il 2015 potrà rivelarsi una benedizione.
La necessità di inserire nuovi innesti dunque sembra doverosa. Ma cosa offre la free agency ?. Purtroppo il salary cap in casa Steelers è un impedimento non da poco, e la mancato spazio a disposizione impedisce di poter sottoscrivere contratti importanti con altrettanti giocatori di rilievo. La situazione di stallo in cui si trova la società, è generata dai contratti multi milionari dei veterani (ved. Polamalu, Taylor) per cui, inevitabilmente, si sta pensando di volerne fare a meno operando tagli/pensionamenti anticipati, al fine di abbassare il tetto salariale. Gli obbiettivi segnati sulla big board dello staff, vanno piano piano scomparendo con il passare dei giorni, giocatori ritenuti idonei per vestire la maglia black & gold come Malcolm Smith, Brian Orakpo, Books Reed, hanno già trovato un team che soddisfi le loro richieste. Salvo diversi colpi improvvisi dei prossimi giorni, la società sposterà il mirino verso il draft nella speranza di scovare un nuovo talento. Tra questi Alvin Dupree, Owa Odighizuwa e Eli Herold.
Spostandoci sulla secondaria e tralasciando il discorso dei signori Polamau/Taylor sopra trattati, in seguito al recente approdo in casa Dolphins di Brice McCain, la società secondo fonti, pare sia realmente interessata all’ex New Orleans Saints Patrick Robinson per sostituire il partente in depth. Altro nome da tenere in considerazione è quello di Tramon Williams, che personalmente da quando seguo il football, non gli ho mai visto saltare nemmeno una partita. Valide e possibili alternative vengono dal draft dove mai come quest’anno, la classe di difensori è ben fornita. Giovani come Trae Waynes, Marus Peters e Jalen Collins, sembrano poter garantire già da subito quel salto di qualità che si attende da tempo. Non dimentichiamoci però che giusto un anno fa, la società firmò un contratto pluri-milionario a Cortez Allen, che si rivelò il vero assente del 2014 tra infortuni e brutte prestazioni.
Altra matassa da sbrogliare è il ruolo di safety, Will Allen non garantisce più molta copertura e per sopperire a ciò, era stato bloccato nella scorsa finestra di mercato Mike Mitchell. Purtroppo per lui e per noi, non è stato in grado di farsi valere dimostrando di essere un giocatore assolutamente mediocre al di la dell’aspetto professionale. L’unico nome (secondo me) degno di nota nel draft è quello di Landon Collins proveniente dal college dell’Alabama, che sicuramente altre squadre con pick più alti tenteranno di accaparrarsi. Per concludere, è doveroso spendere per due parole per il vero punto forte della nostra difesa, i DE e NT. Le prestazioni di Stephon Tuitt, Cam Heyward e Steve McLendon, ci fanno ben sperare per il futuro prossimo.


giovedì 12 marzo 2015

COSA… JASON WORILDS SI RITIRA ?

Che era difficile aspettarsi un acquisto in casa Steelers in questa finestra di mercato lo sapevamo tutti, ma addirittura svegliarsi con il ritiro di Jason Worilds dal football giocato, ci lascia davvero a bocca aperta. A rendere pubblica la decisione, è il suo agente Jason Bernstein tramite una dichiarazione rilasciata direttamente dal giocatore: “Apprezzo tutto l’interesse degli ultimi giorni mostrato nei miei confronti, ma dopo averci pensato a lungo, ho deciso di ritirarmi dal football in quanto ho deciso di seguire altri interessi. Sono particolarmente grato di aver avuto la possibilità di poter giocare per una delle migliori franchigie, con i tifosi più strepitosi di tutta l’NFL. Sono consapevole di quello che potrà scatenare la mia scelta e apprezzerò chi vorrà rispettare la mia decisione”. Una conclusione che lascia tutti quanti senza parole considerata la giovane età (27 anni – 5 anni da professionista), ed il numero trofei che avrebbe potuto vincere grazie al suo talento. Era stato inserito tra i top 101 free agent del 2015 dagli analisti, e avrebbe sicuramente avuto modo di potersi arricchire economicamente accasandosi in altri team, ma non lo ha fatto. Un certo James Harrison ci insegna però, che una decisione non deve essere mai considerata come definitiva. Se ci sarà in lui briciolo di ripensamento, potremmo non escludere di rivederlo tra qualche anno in campo, magari proprio con la maglia degli Steelers.


STEELERS: UNA GIORNATA “MOVIMENTATA”

Una giornata al cardiopalma quella di ieri per i tifosi degli Steelers, che da una parte hanno visto la firma con i prolungamenti contrattuali dei free agent Arthur Moats e Matt Spaeth, mentre dall’altra l’amara rivelazione di ciò che ci si aspettava da tempo, il rilascio del grande Brett Keisel. Ad aprire le danze è la notizia che rimbalzava tra i siti e dagli addetti ai lavori nei giorni scorsi dopo la mancata tag applicata a Jason Worilds, il rinnovo di Arthur Moats. Portafogli alla mano, la società verserà al giocatore 7,5 milioni di dollari spalmati in 3 anni. Per il 26enne ex Buffalo Bills è stato un 2014 che lo ha rilanciato personalmente e professionalmente (17 tackle, 4 sacks e 2 fumble forzati). Ha dimostrato di essere un pass-rushers che merita interesse e considerazione, affermando grazie alle sue prestazioni, di potersi giocare un importante ruolo negli Steelers versione 2015. Con la firma del prolungamento, diventa così il secondo LB ufficialmente sotto contratto con la franchigia di Pittsburgh dopo Jarvis Jones, e non escludiamo, che questo obbligherà lo staff a correre a ripari per le posizioni nel backfield.
A tenere calda l’atmosfera ci ha pensato qualche ora dopo in veterano Matt Spaeth, firmando un contratto biennale dalle cifre non ancora rese note. Nonostante i soliti guai fisici conditi da esperienze poco brillanti passate tra le file dei Bears negli anni scorsi, la società a voluto puntare su di lui come “valido” backup in TE dell’infinito Heath Miller. Le statistiche 2014 parlano chiaro (3 ricezione, 46 Yds e 1 TD), e nelle poche occasioni avute a disposizione, ha sempre risposto presente, facendoci scappare un paragone alla sua migliore annata del 2011. Tra dubbi e perplessità del tifo black & gold, continua la sua avventura con la franchigia di Pittsburgh, definita da lui stesso “the best organization in the world”.
A gelare gli animi però è la notizia che in molti si aspettavano da tempo, il rilascio di “Fear DaBear” Brett Keisel. Il gigante buono dalla barba incolta, saluta la città e i tifosi con il quale ha condiviso 13 anni di gloriosa carriera, coronati con le vittorie di due super bowl, 3 titoli AFC e altrettanti successi personali. I numeri: 156 partite giocate, 114 da titolare, 391 tackle, 30 sacks complessivi, 1 intercetto, 7 fumble forzati e 7 recovered fumble. Il suo rilascio potrebbe essere il primo di una lunga serie in questa finestra di mercato, ponendo definitivamente la parola “fine” alla rocciosa d-fense sulla quale erano impiantate le radici del formidabile team artefice di numerosi successi degli anni passati.
Per terminare la movimentata serata, arriva anche il comunicato con la quale la società pone in “tender” i restricted free agents Antwon Blake (CB), Robert Golden (S) e Will Johnson (FB/TE), mettendo a disposizione i giocatori per le altre franchigie, con il diritto di poter trattare con gli stessi nel caso dovessero ricevere delle offerte, ottenendo dei pick nei round del draft che avrà luogo nel Maggio prossimo.
Non ci resta che aspettare dunque, si prospetta una free agency calda in Steelers, dove di fronte ad un salary cap “colmo”, la società si troverà ad affrontare molte altre vicende contrattuali con i possibili tagli anticipati dei veterani Polamalu, Taylor e Harrison, situazione che ancora oggi dopo molte avvisaglie, faremmo fatica a digerire.


RITIRO O TAGLIO?

Difficile immaginare una secondaria senza Polamalu... Eppure è di ieri la notizia diramata tra i media, secondo la quale il safety potrebbe non partecipare alla stagione 2015 con la maglia degli Steelers, prossimo ai 33 anni e reduce da un 2014 con prestazioni altalenanti a causa dei continui acciacchi fisici. Nonostante questo, nelle ultime interviste rilasciate lui stesso ha voluto ribadire la voglia di continuare per dimostrare a tutti, e forse anche a se stesso, di poter essere in grado di dare ancora molto per questo sport ed alla causa di Pitt. La risoluzione del contratto (che avverrebbe consensuale tra le parti), porterebbe al ritiro anticipato del giocatore, oppure al taglio che garantirebbe un risparmio di 8 milioni di dollari sul tetto del (gia colmo) salary cap attuale. La più probabile sembra la seconda ipotesi, seguita dell'amore e dell'attaccamento alla franchigia, con cui ha trascorso una carriera coronata da numerosi successi. Tra questi i due super bowl vinti con la maglia black & gold, ben otto convocazioni al pro bowl, tre AFC Championship e difensore dell'anno nel 2010. Con il ritiro del baluardo difensore, si perde un tassello che ha reso difesa l'emblema di solidità della squadra nei corso degli anni. Con lui altri veterani come Harrison, Keisel, Timmons e Allen potrebbero a breve attaccare il casco al chiodo, rendendo doveroso l'innesto di nuove leve assistite da garanzie fornite dal mercato FA.


domenica 1 marzo 2015

MIKE WALLACE IL RITORNO?

Sono sempre più forti le voci degli ultimi giorni riguardanti il ritorno di Mike Wallace a Pittsburgh. Secondo quanto riportato dalla CBS, il WR dei Dolphins sarebbe interessato a rivestire la maglia black & gold in caso di taglio con la franchigia di Miami. Gli stessi hanno appena tagliato altri due ricevitori in rosa (Hartline e Gibson), creando un cap space di oltre 11 milioni di $. Wallace è attualmente il giocatore più pagato nei Dolphins con quasi 10 milioni di $ garantiti per il 2015, ed è gia stato chiaro riguardo alla sua mancata intenzione di ristruttursi il contratto con gli stessi. Nonostante l'evidente peso economico del suo salario netto, pensare di operare un terzo taglio in un reparto con evidente carenza di uomini, rende il tutto alquanto improbabile. Dal canto nostro, il WR è da considerarsi un reparto "folto" e ben composto con Antonio Brown, Marcus Wheaton ed il giovane Martavis Bryant. A tutto ció, non bisogna dimenticarsi che gli Steelers hanno grossi problemi di salary cap con solamente 6 milioni a disposizione, maturati di recente grazie alle revisioni contrattuali di Gilbert e Mitchell.