lunedì 30 novembre 2015

STEELERS - SEAHAWKS RECAP

C’eravamo lasciati con il tentativo di conquistare l’Emerald City, ma alla fine torniamo a casa con una “L” che ci rassegna ad un finale di stagione duro da dover gestire. Troppe volte dall’inizio del campionato, ci siamo trovati a dover commentare una successione di partite illuminate ad altrettante da buio profondo. Ma cosa c’è realmente che non funziona? Perché si alternano match ottimi in entrambi lati del campo e altri per il quale la rottura del televisore o del telecomando, potrebbe avvenire da un momento all’altro? Personalmente ancora non me lo riesco a spiegare… Una cosa è certa, con Dicembre alle porte è vietato sbagliare. Arriva un filotto di impegni in cui bisognerà tenere la massima concentrazione, consapevoli che arrivati a questo punto, ogni passo falso potrebbe costare caro in ottica playoff. Detto questo e con annessi tutti gli stati d’animo del caso, il match disputato nel il gelo di Seattle, è stato condotto in maniera eccellente fino all’Halftime. Fino al fischio finale della prima mezz’ora, Big Ben è compagni hanno dato prova della semplicità disarmante con cui sarebbero in grado di sbaragliare ogni tipo di difesa. Statistiche alla mano, non si è mai arrivati ad un 3 and out, giocando con fluidità i primi due down guadagnando yard con una percentuale privente per gli avversari. Ogni drive guidato ha portato sempre i suoi frutti, con la siglatura da 6 o 3 punti e in questo clima surreale per noi tifosi, abituati perlopiù a rimonte finali, è spiccata la varietà di gioco alternando tracce più comuni e banali come slant – in o out, oltre alla svagata facilità con cui venivano pescati tutti i ricevitori di cui Ben disponeva. Unica eccezione l’errata conversione sul 4&2 che ha visto in campo Landy Jones, autore di un tentativo scellerato che è costato il primo intercetto della gara. Tra i ricevitori, la prova di Markus Wheaton potrebbe essere sinonimo di vittoria ma purtroppo non è così. Il ricevitore da Oregon State ha concluso la sua prova con sole 9 ricezioni ma 201 yard completate oltre ad un TD a tabellino siglando lo score hight stagionale. Lo stesso è stato anche protagonista di un paio di chiamate al limite della decisione arbitrale (quelle chiamate che quando giochi in casa sono a tuo favore per intenderci) e che in termini di guadagno avrebbero fatto schizzare ancor più i suoi numeri a referto. Se in questo tripudio di gioia sommiamo , le sporadiche ed intelligenti corse sul game-plan di Todd Haley per DeAngelo Williams, il risultato sarebbe stato facilmente intuibile.

Ma purtroppo la concentrazione e la voglia di vincere è rimasta negli spogliatoi. Negli spogliatoi però non è rimasta la vana convinzione (da parte nostra sia chiaro) che le cose potessero migliorare con il passare dei minuti rispetto a quanto visto ad inizio del terzo quarto, con il primo e sfortunato intercetto per Big Ben (gli è scivolata la palla dalla mano durante il lancio). Con il trascorrere del cronometro però, le convinzioni si sono trasformate in sconforto. Dopo essere rientrati in possesso dell’ovale, lo stesso QB lancia un secondo intercetto viziato da una pass-interference (dubbia) di Richard Sherman su Antonio Brown. Solo l’ennesimo TD Markus Wheaton poco dopo, ci regala qualche secondo di gioia, perché nel drive successivo il tandem Wilson – Baldwin (3 TD quest’ultimo!) mette a segno il TD della vittoria su un ennesima distrazione della secondaria. Lo stesso reparto è stato il primo colpevole della sconfitta. Per dirne una: l’intelligenza tattica di giocare qualche snap ad una yard dai ricevitori di Seattle non è mai balenata nel cervello di Keith Butler e che invece è stata studiata al meglio di Pete Carroll e applicata da Sherman su Brown. Questa tattica avrebbe quantomeno rotto il timing-pass costringendo i Seahawks a giocate differenti, ma purtroppo si è concesso sempre troppo spazio e raggio d’azione per compiere le tracce. Il front seven invece riesce fortunatamente a salvare la faccia, come la O-Line del resto. La linea a sette della difesa ha si prodotto poco in termini di sack (2) ma ha costretto Wilson a parecchie sgambate personali per uscire dalla tasca. L’O-Line invece, ha fatto si che Ben avesse tutto il tempo necessario per arrivare ai ricevitori, registrando solamente due disattenzioni in tutto il match (una di queste stava per causargli un altro infortunio). Due parole finali sullo special team. Bravi nel bloccare quel treno di Tyler Lockett e a stoppare il calcio di Steven Hauschka, ma Jacoby Jones sarà così meglio di Dri Archer? Bah…


sabato 28 novembre 2015

STEELERS - SEAHAWKS PREVIEW

Finalmente tornano in campo i nostri eroi… Dopo una settimana di bye week in cui abbiamo goduto delle sconfitte in ottica playoff del trio Bengals, Jets, Raiders, si torna in campo Domenica sera (ore 10.25 locale) contro una delle migliori squadre dell’intero campionato: i Seattle Seahawks. Il match si prospetta come uno dei più complessi e avvincenti della week 12 (come tutti del resto dato l’impegnativo calendario), con entrambe le squadre in piena lotta per i playoff. Si scontreranno personaggi dal carattere eclatante dentro e fuori dal campo, e le battaglie sul piano tecnico ma soprattutto provocatorio di certo non mancheranno. Steelers – Seahawks inoltre, ha sapore di rivincita per il team dello stato del Washington, con il superbowl  vinto dai black & gold tra mille polemiche sulle decisioni arbitrali. Sicuramente ne vedremo delle belle ma a questo punto, entriamo meglio nello specifico del match che avremo modo di gustare. La bye week è stato un toccasana per la caviglia di Ben Roethlisberger, che avrà la possibilità di poter affrontare al meglio la pass-rush dei Seahawks. La pressione sulla tasca avversaria da parte della squadra di Seattle è stata una dei punti di forza della difesa, che con il costante schiacciamento delle maglie ha concesso poche yard su passaggio, mettendo spesso nella condizione il QB di forzare il tentativo. Di fronte però ci sarà la O-Line di Pittsburgh, che a dispetto dei molteplici problemi sul capitolo infortuni (anche se il rientro di Maurkice Pouncey sembrerebbe vicino), ha trovato un ottima quadratura di gioco in pass-protection, che risalta al meglio le qualità di “pensatore” di Big Ben con un gioco a volte rischioso ma che spesso si rivela azzeccato. D'altronde, quando ti trovi di fronte una delle migliori secondarie della lega non puoi permetterti di sbagliare; lo scontro più vivo della serata si prospetta tra Antonio Brown opposto a Richard Sherman, con quest’ultimo un po’ al di sotto degli standard del 2014 ma che comunque rimane un avversario duro da fronteggiare. Dando peso a quanto detto prima riferendomi all’attesa sul lancio, il timing-pass non dovrà venire a meno neanche dalla parte opposta del wideout, dove in copertura scaleranno le migliori safety della lega: Earl Thomas e Kam Chancellor. Da quanto è tornata la strong safety dopo un inizio tribolato per via del rinnovo contrattuale, Seattle ha ricomposto la legion of boom che raramente ha concesso campo ai rivali. Ma accantoniamo per un momento la palla che vola e spostiamoci sul gioco di terra. L’ormai sicurezza DeAngelo Williams sarà protagonista principalmente nei terzi down in conversione, nella speranza di trovare gli spazi necessari in una difesa rocciosa anche sulle corse. Difesa forte sul running-game sulle corse senza ombra di dubbio, ma che perde di solidità in redzone e in questo bisognerà sicuramente approfittarne. Spostandoci sulla D#, il reparto si troverà di fronte all’ennesimo QB elite affrontato in stagione. Russul Wilson unisce qualità e quantità alle sue manovre essendo abile sia come scrambler che come passatore. Quest’anno (più dell’anno scorso) l’abbiamo visto uscire dalla tasca per colpa di una linea deturpata dalla FA e non all’altezza di proteggerlo. Difatti la O-Line di Seattle è una delle peggiori per sack concessi (35) e affretamenti causati al QB e in questo la smagliante e ritrovata pass-rush degli Steelers potrebbe andare a nozze. Tornando alla offense dei padroni di casa sul lato del passing-game, nonostante le rimarcate difficoltà di Wilson per colpa di una linea colabrodo, Domenica non si troverà di fronte geni in press-coverage o abili nel pass-deflet, ma giocatori più adatti per istinto nel fermare gli avversari concedendo poche yarde after catch. I pericoli verranno maggiormente nelle improvvise big plays che il QB è solito lanciare in direzione dell’abile WR/KR Ricardo Lockette. Il running-game di Seattle invece, dovrà si fare a meno del portentoso Marshawn Lynch, ma potranno contare su un altro ottimo giocatore che è Thomas Rawls. Il rookie che è andato undrafted nel corso dell’ultimo draft, si è dimostrato da subito all’altezza di poter sostituire “beast mode”, con un risultato in termini di guadagno, addirittura superiore per portata. Il front seven degli Steelers verrà quindi chiamato a compiere l’ennesima prova al di sopra delle righe, in fotocopia al match di due Domeniche fa contro i Browns. Proprio il front seven potrebbe fare a meno di Ryan Shazier per un fastidio alla solita spalla, uno dei suoi migliori interpreti nelle due fasi. Così fosse Sean Spence in backup sarà chiamato all’ennesima prova convincente dal suo utilizzo. Da segnalare l’ennesima settimana con il punto di domanda per Brandon Boykin, sempre più incognita di questa secondaria che passing-game a parte, pare convincere a dispetto del suo scarso impiego.


lunedì 16 novembre 2015

BROWNS - STEELERS RECAP

Migliore risposta non poteva arrivare… Gli Steelers si impongono sui Cleveland Browns con il punteggio di 30 a 9 in un match dominato e condotto come meglio non si poteva sin dai primi istanti di gioco. Una vittoria che da morale sotto molteplici aspetti in vista della bye week di settimana prossima, dove ci sarà la possibilità di rifiatare oltre che a recuperare qualche infortunato. Analizzando il match, è stata la solita partita caratterizzata dagli infortuni che ormai dall’inizio del campionato siamo abituati ad assistere. Questa volta però, il fato ha voluto che entrasse in campo il miglior backup a disposizione in panchina, il cui nome sulla maglia recitava “Roethlisberger”. Ebbene si; il suo utilizzo sarebbe dovuto avvenire solo in caso di necessità, ma l’infortunio alla caviglia durante il secondo drive di gioco al buon Landry Jones (fin li perfetto), ha messo con le spalle al muro Mike Tomlin che non disponeva di ulteriori ripieghi sulla side line. Dentro Big Ben allora, tra le mille perplessità sulla sua salute e la gioia di vederlo in campo. Quello che è successo dopo è facilmente intuibile. Gli Steelers cominciano a macinare yard sotto il controllo del loro condottiero, fino a trovare il doppio TD di Antonio Brown (compreso di 2pti conversion) e quello di Martavis Bryant. L’NFL pass-friendly torna di dominio all’Heinz Field, con i tifosi che spesso durante il match hanno dovuto alzare il mento per ammirare le big play del fuoriclasse ex Miami (Ohio). Le giocate sul passing-game, sono state alternate pescando i ricevitori su tracce di corto-medio e lungo raggio, demolendo a più non posso la secondaria dei Browns priva del loro migliore uomo Joe Haden. Per citarne qualcuna: la super catch di Martavis Bryant con gli indici delle mani in versione ventosa (azione che ha portato al primo fumble nella sua carriera in NFL) e l’ennesima slant verso il “convertitore di yarde after catch” Antonio Brown, trasformata nel TD finale che ha chiuso definitivamente il match. Le 402 yarde complessive messi a tabellino dalla batteria di ricevitori, sono confortanti quanto importanti come biglietto da visita nei match in avvenire. Anche ieri sera, la linea offensiva ha svolto l’ennesima prova maiuscola in fase di protezione sul pass-blocking. Sarà prematuro e probabilmente qualcuno avrà da criticarmi, ma le assenze di Maurkice Pouncey e Kelvin Beachum non stanno pesando affatto. Meglio così del resto; l’abitudine nel testare il campo e la sicurezza assimilata in questo periodo, garantirà in futuro la lunghezza necessaria in depth per poter preservare al meglio l’organico. L’ex Army Alejandro Villanueva, ha permesso solamente un sack in tutto il match, assicurando tranquillità tale di movimento perfino ad un QB statico e acciaccato. Venendo al running-game, le precarie condizioni fisiche di DeAngelo Williams, hanno fatto si che il suo utilizzo venisse a meno cercando di preservare anche quest’ultimo per i match sul finale di stagione. La scarsa propensione alle corse della difesa avversaria, non ha convinto a pieno coach Todd Haley, che ha preferito rinunciare all’ex Panthers rendendolo parte passiva nell’azione (in fase di blocco). Dopo le premesse e le dichiarazioni sulle sue condizioni, il fatto di avergli evitato un possibile infortunio è un altro successo della serata del coaching staff sull’organizzazione nel piano di gioco.
Ma veniamo alla difesa di “pluto” Keith Butler. Da segnalare ancora una volta (come sempre del resto), l’immensità di yard concesse per mezzo dei passaggi. Ormai non è più una novità, lo sappiamo, ma se non si può ovviare del tutto a quello che è indubbiamente il punto debole del reparto, cercare di migliorare dovrebbe essere da stimolo. Ma questo incentivo purtroppo stenta a decollare. Potrebbe essere un problema di pass-rush e di intensità sul QB avversario viene da pensare, ma non lo è; semplicemente guardando i replay delle azioni, si nota come l’attenzione dei corner e delle safety venga a meno nelle fasi successive allo snap, a dimostrazione che oltre ai limiti tecnici della secondaria (purtroppo per noi sono molti), basterebbe concentrarsi un po’ di più sul movimento del proprio avversario assegnato, senza dover arrivare per forza al tackle per fermare l’azione. In questo uno come Brandon Boykin è maestro ma neanche in società sanno bene dove sia finito. Tralasciando le pecche in coverage, i contrasti sono avvenuti ancora una volta puntuali e ruvidi al punto giusto. La tenacia che è stata premiata con un fumble (Will Allen – mattatore) e con un intercetto (Mike Mitchell – resuscitato) da parte delle safety titolari, autori dell’ennesima prova strabiliante. La lotteria dei corner invece, ha svolto la solita buona gara in pressione ma meno nel concedere campo. Il front seven ha dimostrato di essere in serata da subito, quanto Arthur Moats recupera un fumble sul primo passaggio della gara di Johnny Manziel e procura pochi minuti dopo, un facemask su quest’ultimo al limite del legale. La pressione è stata continua da parte di tutti i membri della squadra, pressione che ha costretto il QB a forzare il passaggio in parecchie occasioni oltre che a cercare la soluzione personale per uscire dalle maglie. Per gli amanti delle statistiche, gli Steelers sono a quota 28 sack complessivi da inizio stagione, cifra che ha già quasi raggiunto la quota totale nelle 16 gare del 2014. La mano di “pluto” direi che comincia a vedersi! Sempre sulla linea, le 15 yds su corsa concesse ai Browns sono un dato fenomenale. Vero è che le portate sono state poche (14), ma se questa soluzione è stata utilizzata poco è merito anche della difesa B&G che nei pochi tentativi si è sempre mostrata pronta.
Match archiviato che ha portato alla prima vittoria divisionale dopo le sconfitte contro i Ravens ed i Bengals. Dopo la bye week si vola sulla costa ovest per affrontare i Seattle Seahawks. Squadra dura e ostica a dispetto del record negativo, che si giocherà fino all’ultimo le sue carte per accedere alla postseason. Si prospetta l’ennesimo match da non perdere.

sabato 14 novembre 2015

BROWNS - STEELERS PREVIEW

Dopo Raiders – Steelers di settimana scorsa, anche questo week-end ci regala l’ennesimo grande classico carico di storia e di acerrima rivalità: Cleveland Browns – Pittsburgh Steelers. Per i ragazzacci con la divisa giallo-nera, si avvicina l’ultimo match dall’aspetto “meno difficoltoso” rispetto al tour the force che li attenderà dalla week 12 fino al termine della regular season. Un match che, seppur condizionato dalla lunga lista di infortuni, dovrà essere condotto nel miglior modo possibile dai presenti in campo, per cercare di strappare una W essenziale verso il cammino finale. Dalla parte opposta Cleveland che, accantonato il sogno playoff, cercherà di mettere i bastoni tra ruote dei padroni di casa rivendicando inoltre, la batosta rimediata lo scorso anno. Di seguito, analizziamo gli aspetti con cui la squadra di Mike Tomlin ha preparato il match in questa settimana.

Attacco:
Lo stupore è stato enorme nel vedere ieri in campo Ben Roethlisberger. Dopo la diagnosi rilasciata nelle ore successive al match contro i Raiders, che aveva evidenziato una distorsione dai tempi di recupero ignoti, ieri il nostro QB si è presentato sul rettangolo verde per svolgere la regolare pratica. Nonostante il comprensibile sorriso spuntato sui nostri volti combinato ad un espressione di sollievo, sarà dura vederlo posizionato dietro il centro nel primo snap della gara. Il suo utilizzo potrebbe avvenire nel momento in cui le cose dovrebbero farsi dure, e che la pass-rush avversaria non si attesti particolarmente in giornata. Del resto la settimana trascorsa, è stata affrontata con Landry Jones come punto di riferimento su cui affinare le manovre e gli schemi. L’abilità di quest’ultimo nel timing-pass sulle slant e i passaggi laterali (vedi TD di Martavis Bryant contro i Cardinals e la ricezione di Antonio Brown nell’ultimo quarto contro i Raiders), dovranno essere sfruttate al meglio dal reparto di ricevitori. I passaggi verticali sul profondo verranno sicuramente a meno rispetto a quando vi è a capo Big Ben, a dispetto delle statistiche che con 2286 yds concesse per 18 TD su passaggio, classificano la squadra di Cleveland come una delle più deboli sotto il profilo aereo. Questa volta a fianco al duo Brown e Bryant, potrebbe rivedersi Darrius Heyward-Bey che, con l’ex Sooners in campo, era risultato il miglior ricevitore nella sconfitta contro Kansas City. Altro fattore determinante sarà il gioco sulle corse e l’ennesima debolezza in termini di numeri per gli avversari. Il fastidio al piede pare essersi riacutizzato per DeAngelo Williams, che contro i Browns, cercherà di ripetere la straordinaria prova di settimana scorsa. In caso di problemi e/o fastidi in partita in corso, pronto Jordan Todman che pare più accreditato rispetto al neo acquisto Isaiah Pead, ancora alla ricerca della migliore condizione fisica. Sulla linea sarà interessante vedere se vedrà riproposto il duo di TE Heath Miller – Jesse James, con quest’ultimo in uscita dai blocchi per la ricezione. Il resto delle linea sul fronte contenitivo e dei blocchi per le corse, continua a dare soddisfazioni ma questa volta ci saranno migliori rusher rispetto a Domenica scorsa. Soprattutto se qualora Big Ben dovesse comparire in campo, la protezione dovrà essere totale!

Difesa:
Troppi indizi fanno una prova e ormai siamo costretti a rassegnarci ad ogni tipo di passing-game avversario. 2457 yds concesse dall’inizio del campionato sono davvero uno sproposito! A guidare l’avanzata degli ospiti ci sarà al 90% Johnny Manziel, rispetto alle voci che inizialmente davano partente Josh McCown. Con il giovane talento tanto chiaccherato, la manovra guadagna parecchi punti e molta alternativa a differenza del veterano ex Buccaneers. Per questo motivo l’attenzione della secondaria ma in primis la pressione del front seven, dovrà esser costante dall’inizio alla fine. Dopo una prova in colore contro i Raiders (una delle migliori O-Line della lega – va detto), la pass-rush dovrà tornare alla ribalta che finora, con i suoi componenti, ha collezionato ben 22 sack dall’inizio della regular. Il matchup contro la O-Line avversaria (finora una delle peggiori del campionato con 30 sack concessi), potrebbe rivelarsi la chiave di volta durante il match, limitando il più possibile l’attacco avversario dal principio, senza sperare in passaggi errati. Dopo match in cui l’utilizzo del TE avversario è venuto a meno (Eifert contenuto e Walford quasi inoperoso), Domenica ci sarà Gary Barnidge, giovane promessa capace di staccarsi bene dai blocchi e correre sul profondo, oltre ad essere in grado di compiere ricezioni al limite del possibile. Sempre sul wideout, gli ormai fissi Antwon Blake, Ross Cockrell e William Gay, si troveranno di fronte a due ricevitori rapidi e scattanti come Andrew Hawkins e Travis Benjamin, brevilinei nelle tracce e agili nel tagliare il campo. In strong ed in free safety, Will Allen e Mike Mitchell si stanno dimostrando anch’essi inamovibili. Sul running-game, la solita 3-4 ibrida di Keith Butler, con Tuitt-McLendon-Heyward davanti e Jones-Timmons-Shazier-Dupree dietro, sta dando ottimi risultati sotto il profilo del contenimento e della puntualità dei tackle dopo lo scrimmage. Cleveland non è prettamente una squadra orientata sulle corse a dimostrazione delle 82 yds per game di media, ma l’attenzione dovrà essere comunque massima da subito, a differenza di quanto accaduto settimana scorsa.

Pronostico finale:
Sarà l’ennesimo match della stagione caratterizzato dalle assenze. I Browns dovranno fare a meno di Joel Bitonio e probabilmente di Donte Whitner e Joe Haden, mentre negli Steelers mancheranno: Big Ben (ancora non è stato dichiarato out), Le’Veon Bell oltre agli out for season Maurkice Pouncey e Kelvin Beachum. Nonostante questo, il talento complessivo della squadra di casa superiore in molti reparti oltre all’apporto del’Heinz Field, fa pendere l’ago della bilancia verso di loro.

lunedì 9 novembre 2015

RAIDERS - STEELERS RECAP

Dopo un match come questo condotto da entrambe le squadre ad altissima intensità, ci si accorge quanto questo sport sia imprevedibile e vada vissuto fino all’ultimo respiro. Un grande classico come Raiders – Steelers difficilmente tradisce le aspettative. Una bella partita rimarcata dal risultato, giocata e sudata ad ogni azione. Ambedue le squadre hanno cercato fino all’ultimo di portare a casa la vittoria con l’attenuante dei limiti di cui dispongono, ma alla fine l’hanno spuntata i padroni di casa. Con questa vittoria gli Steelers mettono un importantissimo tassello sul proseguimento della stagione in ottica playoff. Dall’altra parte Oakland che nonostante la sconfitta, si può vantare finalmente dopo anni, di avere un team giovane e di grande prospettiva che porterà sicure soddisfazioni. Analizziamo, di seguito gli aspetti del match sulla sponda balck&gold.

Attacco:
Finalmente una prestazione degna dell’attacco di cui disponiamo. Have a Day! Antonio Brown (career high) protagonista assoluto con una prova al di fuori del comune (17 ricezioni per 284 yds – 22 su corsa), demolisce la secondaria dei Raiders con ricezioni tanto spettacolari quanto utili in situazioni clou del match. Le solite yard after catch del talento ex Michigan sono state puro ossigeno per l’offense degli Steelers, che a dispetto delle statistiche, ha spesso trovato difficoltà nella costruzione della manovra. Ben Roethlisberger si fa perdonare dallo scivolone di settimana scorsa con 24/44 per 334 yds e 2 TD; solo l’intercetto macchia la sua prestazione. L’intuizione di D. Amerson sull’ennesimo tentativo verso Antonio Brown, è da sottolineare per abilità e prontezza di riflessi con cui il DB californiano intuisce il lancio del nostro QB. Sempre su Big Ben, la nota dolente è l’infortunio alla caviglia sinistra rimediato nell’unico sack del match operato da Aldon Smith; infortunio che l’ha costretto ad abbandonare il campo nell’ultimo quarto di gioco. Le analisi post-partita hanno evidenziato una distorsione alla caviglia che, nella migliore delle ipotesi, lo costringerà alla side line per le prossime due/tre settimane. Al suo posto Landry Jones conferma di essere un buon backup QB da partita in corso nella speranza che si trasformi altrettanto anche dall’inizio. Un altro fattore della giornata e per il quale la difesa dei Raiders ha ancora brutti ricordi, è stato DeAngelo Williams. L’ex Panthers  si è convalidato un runningback di tutto rispetto unendo esperienza e bravura a servizio della squadra. Con le due siglature da sei punti, ha raggiunto l’importante record personale di 50 TD nel campionato maggiore, ed il via libera concesso da Le’Veon Bell, lo renderà ancora più determinante nel proseguimento della stagione. Da evidenziare in entrambi i TD di Williams, i blocchi della O-Line che con Marcus Gilbert prima e Ramon Foster dopo, hanno generato i pertugi necessari per bucare la “D” avversaria. La linea offensiva ha condotto l’ennesima prova eccellente, lasciando la tranquillità necessaria a Ben per trovare liberi i ricevitori. L’unica disattenzione è di Alejandro Villanueva nell’occasione del sack che ha causato l’infortuno al QB. In ultimo Heath Miller che con la sua solita prova robusta, ha concesso il primo TD al collega di reparto Jasse James, forzando un blocco per aprire il campo in endzone a quest’ultimo.

Difesa:
Benché abbiamo incassato la bellezza di 35 pti (14 dei quali nell’ultimo quarto), la difesa ha condotto l’ennesima partita buona tatticamente e al di sopra delle aspettative. Il punteggio, a mio avviso troppo pesante per quanto speso in campo di termini di volontà, cuore e spirito di sacrificio, rimarca purtroppo le difficoltà del team sul passing-game che concede troppo spazio. L’abilità nel leggere i tagli e le tracce avversarie devono essere rivedute e meglio preparate. Non si può concedere una prateria in campo aperto ad abili ricevitori come Micheal Crabtree o Amari Cooper. In cover 2, disposta in occasione del primo TD, Antwon Blake e Will Allen seguono lo stesso uomo lasciando un autostrada sguarnita a Crabtree per la ricezione. Queste situazioni si sono verificate parecchie volte dall’inizio della stagione e forse è arrivato il momento di studiarle meglio. Tattica a parte, la puntualità della secondaria sui tackle è stata come sempre eccellente. Antwon Blake, Ross Cockrell, Mike Mitchell e Will Allen al rientro, hanno svolto la solita partita “maschia” causando 3 fumble e un intercetto che ha dato il via al drive finale della vittoria. La pass-rush ha dovuto fare i conti con una delle migliori O-Line della lega. La protezione su Derek Carr è stata eccellente dal primo all’ultimo snap, con il QB californiano che non ha mai avuto il timore di essere ostacolato nel suo gioco. Il front seven ha svolto la solita buona partita in run blocking contro una delle squadre con il miglior gioco sulle corse, concedendo 139 yds di cui 96 a Latavius Murray costretto però ad uscire anzi tempo. Male solo in paio di situazioni; ad inizio partita dove ha concesso 44 yds a Murray e il TD Jamize Olawale, firmando il quarto TD della stagione per la difesa gli Steelers contro le corse.

Considerazioni finali:

L’importante era vincere, ma il prezzo è stato ancora una volta perdere Ben Roethlisberger. Per fortuna nostra c’è di mezzo in week 11 il bye, nella speranza che Big ben possa tornare operativo la partita successiva. Usciamo dal match contenti per la vittoria ma con il dovere di migliorare la fase difensiva sul passing-game che ad oggi ci classifica addirittura in 27ma posizione!

sabato 7 novembre 2015

RAIDERS - STEELERS PREVIEW

Guardare la classifica diventa d’obbligo superata la metà della stagione e, ad oggi, con una percentuale del .500 (7mo posto in AFC) gli Steelers sarebbero fuori perfino dalla wild card. Per questa ragione il match di Domenica sera contro i Raiders (ore 19.00 locali) diventa di fondamentale importanza, e strappare una W rimetterebbe in carreggiata il team oltre che a dare un iniezione di fiducia in vista dei match più impegnativi. Soprattutto non ci sarà da scherzare e da sottovalutare l’avversario come accaduto contro Kansas City; i Raiders non sono più una scommessa ma sono una realtà e purtroppo per noi, arrivano nel momento meno indicato della stagione. I numerosi infortuni con cui il team dovrà fare i conti, obbligherà coloro che scenderanno in campo, a dare il 100% sotto ogni aspetto per avere la meglio contro la squadra Californiana.

Attacco:
Ben Roethlisberger sarà chiamato a una prova maiuscola per ribaltare le critiche attribuitegli in settimana. Lui stesso ha dichiarato che il ginocchio sta bene e la mobilità è buona, nonostante i colpi ricevuti dalla difesa dei Bengals, pertanto niente più alibi e insicurezze tormenteranno il QB. D'altronde, la O-Line sta dimostrando di saper contenere bene le avanzate avversarie anche con l’inserimento dei backup (Villanueva e Wallace), e la fiducia nell’attendere il compimento della traccia dei WR senza essere in difficoltà, è in graduale aumento. Restando sempre sulla linea, nello scorso match abbiamo visto quanto può essere produttivo Heath Miller in uscita dai blocchi sulle quick pass centrali o sulle feed per eludere i linebacker all’esterno. Questo avverrà ancora viste le attitudini della pass-rush avversaria finora non propriamente smagliante (14 sack). Sul wideout, tornare a macinare yarde sarà d’obbligo. Il trio delle meraviglie composto da Antonio Brown – Martavis Bryant – Markus Wheaton (quest’ultimo un po’ meno) sta bene e anche da loro ci si aspetta un progressivo upgrade tornando ai livelli della stagione passata. Soprattutto da Antonio Brown, che nei match successivi all’infortunio di Big Ben, si è mantenuto su medie di ricezione parecchio al di sotto dei suoi standard. La vera incognita della serata sarà il running-game. Non tanto per chi sarà lo starter (DeAngelo Williams), ma più che altro per gli schemi e soprattutto il metodo di gioco nei terzi/quarti down su cui siamo, purtroppo, palesemente insufficienti. Giusto per ricordarci (perché non fa mai male), Williams non è l’ultimo arrivato in NFL e con la maglia degli Steelers è stato in grado di correre oltre 100 yds nei match di apertura. Se non altro per me, l’affidamento verso l’ex Panthers è totale.

Difesa:
Passati e quantomeno disinnescati i Bengals (nel limite del pargone), Domenica ci sarà batteria offensiva di Derek Carr. Il giovane QB come tutto il reparto, sta attraversando un momento d’oro e con il duo Amari Cooper - Micheal Crabtree, sembra giocarci da una vita. Oltre alle indubbie qualità di Carr, il suo successo è anche dovuto grazie ad una solida e sicura O-Line in protezione che concede il tempo necessario per il lancio a quest’ultimo. Statistiche alla mano, uno tra i matchup più interessanti sarà quello tra la O-Line dei Raiders e la pass-rush degli Steelers (22 sack), con il rookie LB Bud Dupree che si sta rivelando (per ora) una 1st round pick azzeccata. Sempre sul front seven, dovrebbe tornare titolare Stephon Tuitt accanto a Steve McLendon nella posizione di NT. Salvo forfait dell’ultimo secondo, verrà riproposto McLendon in DE e McCullers in NT che tanto hanno fatto bene contro i Bengals. Il running-game affidato Letavius Murray (che partita contro i Jets!), che finora ha prodotto molto in termini di guadagno, verrà probabilmente a meno contro la forte “D” degli Steelers sulle corse. Spostandoci sulla secondaria, Antowon Blake ha dichiarato in settimana che gli Steelers hanno le qualità per vincere tutti i match restanti fino a fine stagione… Il primo test post-dichiarazioni saranno con gli abili ricevitori (sopra indicati) silver&black, e con William Gay dalla parte opposta dovranno limitare al massimo il guadagno di yarde. Speriamo bene! Negli spot riservati alle safety, dovrebbe rivedersi il duo Will Allen-Mike Mitchell che hanno regolarmente svolto le sedute di allenamento in settimana nonostante i ripetuti acciacchi.

Pronostico finale:

Poche sicurezze, purtroppo quasi nessune. Domenica ci sarà l’ennesima partita di cui non c’è un vero e proprio favorito. Sulla carta e nonostante gli infortuni, gli Steelers hanno migliori qualità, ma come detto con questi Raiders non c’è da scherzare! Entrambe i team sono in lotta per un posto ai playoff in AFC e cercheranno di non perdere l’occasione di battere una diretta concorrente per la lotta finale. Sarà una partita da non perdere nella speranza che, almeno questa volta, alla fine quelli a ridere saremo noi!


lunedì 2 novembre 2015

BENGALS - STEELERS RECAP

Si conclude con una sconfitta il match che doveva dare il ben tornato a Ben Roethlisberger, trasformato però in “ben servito” dalla squadra di Cincinnati. Il disappunto lo si legge nel volto del QB nella conferenza post-partita: Nulla da dire, siamo tutti colpevoli e dobbiamo solo lavorare per migliorarci… Parole al tono di scuse personali ma anche pubbliche in nome dell’intera squadra, che dopo le vittorie ottenute soffrendo e mostrando i denti contro i Chargers ed i Cardinals, ha calato vistosamente rendimento con le brusche uscite contro gli Chiefs e i Bengals e, giunti a questo punto, potrebbero compromettere il cammino verso i playoffs. Anche se è presto per fare eventuali calcoli, lo stato d’animo del team potrebbe scemare in vista dei durissimi impegni che lo attendono tra Novembre e Dicembre, e la speranza è quella che nonostante gli scivoloni, si riesca a reagire manifestando la volontà di giocarsi a pieno le proprie chance.

Attacco:
Il primo drive in mano Big Ben ci ha fatto illudere facilmente! 5 minuti di possesso bastano per farci capire che il QB è tornato e che l’intesa con Martavis Bryant e Antonio Brown sembra smagliante. Da li in poi niente più. Molti lanci partiti, si sono persi sulla side line o tra le mani della secondaria dei Bengals. La gestione del match e degli schemi di gioco sul passing-game, è stata poco produttiva in termini di guadagno (262 yds – 1 TD – 3 Int) con Antonio Brown che si mantiene su medie di ricezione paurose (solo 47 yds) rispetto agli standard. L’apoteosi poi è avvenuta nell’ultimo quarto, dove sono stati concessi ben due intercetti in due drive consecutivi. Il TD di AJ Green ed il Fied Goal siglato, sono il prezzo da pagare per gli errori commessi. Risultato finale sul 16-10 e partita conclusa. Nel mentre, l’infortunio al ginocchio di Le’Veon Bell rimediato in una ricezione in uscita dal backfield, alimenta lo sconforto di una partita a tratti mal diretta anche sul running-game. Per il RB si parla di un MCL che lo costringerà a stare fuori fino alla fine della regular season. Al suo posto DeAngelo Williams fa il suo con 71 yds percorse in 9 portate. Ma non è tutto così nero; con piacere rivediamo Heath Miller all’azione (10 ricezioni per 105 yds) ed il boato dell’Heinz Field alzarsi con le sue giocate. Dopo un mese buono in cui ha svolto il lavoro sporco con la linea, il veterano si prende spazio vincendo parecchi duelli con i linebacker avversari. Anche la linea ha condotto complessivamente un buon match. Cody Wallace e Alejandro Villanueva stanno mostrando le qualità necessarie da meritarsi a pieno il posto elargito. Nonostante i tre sack concessi, hanno protetto egregiamente Ben concedendogli il tempo necessario per trovare il lancio. Migliore del reparto Heath Miller e peggiore Ben Roethlisberger.

Difesa:
Di fronte a uno degli attacchi più prolifici della lega, la difesa ha svolto una signora partita. Come già accaduto più volte dall’inizio del campionato, il reparto ottiene i migliori risultati quando la manovra offensiva stenta a decollare. Pur concedendo sempre in campo aperto, a ridosso della redzone le maglie si stringono creando una barriera difficile da superare. Finalmente il DC Keith Butler decide di spostare Steve McLendon in DE inserendo Daniel McCullers in NT e i risultati si sono visti. Pressione costante e ottimo contenimento sulle corse per tutto il match, predicono panchina a lungo termine per Cam Thomas. Andy Dalton (23/38 per 231 yds) è riuscito a trovare la segnatura da 6 punti solamente verso lo scadere del tempo ed il running-game, con Giovani Bernard a capo, ha prodotto solamente 80 yds complessive. Dopo il capitombolo contro i Chiefs, anche la secondaria ha fatto una buona gara. Dal lato dell’undraftetd Antwon Blake, AJ Green ha faticato nel trovare palloni giocabili, se non con quick pass laterali dallo snap. L’intercetto avvenuto in endzone è un autentico colpo di genio del cornerback, che finta la copertura sul taglio interno, spostandosi esternamente fino ad abbracciare il pallone con un balzo. Anche Ross Cockrell, Robert Golden e Mike Mitchell (suo il secondo intercetto) svolgono una buona gara fatta di coperture e tackle puntuali. Come detto la difesa ha condotto una buona gara e la sconfitta è giunta per mano dei turnover concessi in attacco. Non mi sento di dire che ci sono stati peggiori, mentre il voto di migliore va a tutto il reparto dei DB.

Considerazioni finali:

Alla vigilia Cincinnati era favorita perfino da chi non segue il football e come spesso accade, la partita è stata più equilibrata delle aspettative. Troppe volte dall’inizio della regular season, mi sta capitando di scrivere che la difesa tiene in partita la squadra a dispetto di un attacco poco produttivo. Del resto chi l’avrebbe mai immaginato dopo la season del 2014?! La mancanza di Le’Veon Bell peserà come un macigno per le partite a venire e DeAngelo Williams dovrà dimostrarsi all’altezza di sostituirlo. Usciamo ridimensionati ancora di più da questo match, che ci obbligherà ad affrontare ogni avversario con la massima attenzione e foga agonistica di una finale.