sabato 31 ottobre 2015

BENGALS - STEELERS PREVIEW

In men che non si dica siamo giunti al giro di boa della regular season. Il match di Domenica (ore 19.00) tra gli Steelers e i Bengals, potrebbe già segnare le sorti dell’AFC North con la squadra di Cincinnati che in caso di vittoria, porrebbe un distacco tale dagli inseguitori da mettere ipoteca sulla vittoria della division. Allo stato attuale, il divario tra i due team (non tanto tecnico ma organizzativo in termini di gioco) potrebbe già presagire una vittoria anticipata per gli ospiti, che con Marvin Lewis a capo, hanno dimostrato finora un ottima solidità. Dalla loro gli Steelers vantano un record dominante contro la squadra dell’Ohio tra le mura di casa, e con il rientro di Big Ben, cercheranno di proseguire la striscia positiva oltre a che tenere ancora vivo il sogno dei playoff. Analizziamo di seguito, attacco e difesa della squadra guidata da Mike Tomlin.

Attacco:
Uso il condizionale perché non si sa mai ma al 99,9 % periodico, Ben Roethlisberger sarà del match. In settimana e soprattutto negli ultimi giorni, ha svolto regolarmente le attività con la squadra prendendo anche parte a esercizi più intensi per testare la mobilità e la stabilità del ginocchio. A questo punto ed è inutile dirlo, con lui sul rettangolo verde la musica sicuramente cambierà: il gioco sul profondo sarà finalmente il punto forte della manovra, con il tento di demolire la buona secondaria dei Bengals che sinora ha concesso 1569 yds su passaggio per 8 TD. Antonio Brown, entusiasta del ritorno di Ben (come tutto il reparto del resto) potrà tornare a guidare l’avanzata B&G lui lanci con il supporto di Martavis Bryant che dal suo rientro per via della squalifica, non ha ancora avuto modo di ricevere un pallone dal QB ex Miami (Ohio). L’attacco spumeggiante a totale trazione anteriore, sarà composto nel backfield da Le’Veon Bell, che con l’ottima prestazione messa a referto nella sconfitta contro gli Chiefs, ha superato le 500 yds corse nella stagione. Il RB ha sempre visto rosso di fronte al colore arancio di Cincinnati, come dimostra il match del 7 Dicembre scorso, quando corse per ben 185 yds seminando il panico nella defense avversaria. Questa volta però, la retroguardia dei Bengals appare meglio organizzata rispetto al passato (solo 3 TD su corsa dall’inizio del campionato) e le maglie saranno sicuramente più strette e difficili da scardinare. Sarà determinante come ogni Domenica, l’apporto della O-Line sia nel creare varchi che in pass-blocking, dove anche stavolta dovranno fronteggiare una delle pass-rush più attive della lega con Carlos Dunlap che attualmente conta 6,5 sack. La speranza da parte nostra, sarà quella di azzeccare la partita giusta, e sperare che l’attacco torni a macinare yds da subito evitando di regalare più di metà gara agli avversari.

Difesa:
Anche qui la partita perfetta sarà d’obbligo. La scarsa prestazione mostrata contro un attacco non irresistibile come quello dei Chiefs, ci costringe a tenere un atteggiamento meno sicuro e più accorto verso il gioco avversario. Purtroppo per noi, Stephon Tuitt continua ad avere fastidi al ginocchio e di fatto, salterà il suo secondo match consecutivo di questa regular season. Al suo posto speriamo di vedere in campo Steve McLendon in DE piuttosto del disastroso Cam Thomas. Proprio il front seven dovrà vedersela con un attacco alternativo, fatto di corse e passaggi intervallati al meglio dall’orchestra di Andy Dalton. Come spesso è accaduto nei match finora disputati, le squadre affrontate improntavano il loro gioco sul TE in uscita dai blocchi, per andare a ricevere in mezzo campo dove trovavano grosse praterie sguarnite dalle maglie black & gold. Le lezioni ricevute da Gronkowski, Gates e Kelce, devono servire quando affronti uno come Tyler Eifert, e spero che in coverege si conceda sicuramente meno spazio al TE dei Bengals. Nella secondaria è arrivato il momento di Brandon Boykin? In un reparto già privo di Cortez e Will Allen e adesso anche di William Gay (in forse), la risposta sembra già scontata. Dalla parte opposta al corner, ci sarà la solita staffetta che propone Antwon Blake e Ross Cockrell nel tentativo di capire chi è meno degno di fare la panchina. Questa volta però ci sarà A.J. Green, cliente scomodo da affrontare per la sua altezza soprattutto quando si dispone di soli slot corner a roster.

Pronostico finale:

Facendo un rapido riepilogo per squadra, riassumiamo che ancora è riuscito a battere Cincinnati in questa regular season. L’attacco di Andy Dalton prosegue nella sua marcia inesorabile e la difesa sembra reggere qualsiasi forma offensiva. Gli Steelers possono finalmente contare su Big Ben disponendo per la prima volta dall’inizio della stagione le quattro fantastiche “B’s” (Ben-Brown-Bell-Bryant). La difesa scricchiola sul wideout ma regge in redzone. Risultato: nessun pronostico certo. Quello che è sicuro, è che sarà una partita da non perdere!


lunedì 26 ottobre 2015

STEELERS - CHIEFS RECAP

Sconfitta brutta, giusta e meritata in quel di Kansas City ed è difficile digerirla specie dopo le buone prestazioni registrate nei match contro i Chargers ed i Cardinals. Una partita condotta come peggio non si poteva dalla squadra di Mike Tomlin, che ci ha fatto riapparire i brutti pensieri di quello che era il team degli scorsi anni. Come detto, gli Chiefs hanno meritato la vittoria e per carità, ci può anche stare; ma quello che fa più rabbia è aver visto in campo una squadra rilassata e senza mordente, che ha affrontato la partita con la stessa cattiveria di un match di preseason. Pari a zero! Delusioni a parte, analizziamo il match concluso provando a dare una motivazione valida alla sconfitta e spulciando in fondo, anche qualche lato positivo.

Attacco:
Ieri sera doveva esserci la consacrazione di Landry Jones, ma non è avvenuta. Il giovane ex Sooners ha condotto un match al di sotto delle aspettative (16/29 per 209 Yds, 1 TD, 2 INT), mostrando poca lucidità sotto pressione e regalando un intercetto madornale nelle mani di Derrick Johnson Che denotano, ad oggi, tutti i suoi limiti tecnici. Limiti anche mentali se vogliamo, a dimostrazione dei drive condotti poco dopo dove si è cercato di sfondare solo con l’utilizzo del running-game per paura di incappare in ulteriori errori. Tuttavia, la sua prova nel passing-game è stata sicuramente migliore del compagno di reparto Micheal Vick. Finalmente dopo tre partite con un game plan che definire “spento” è poco, la manovra è riuscita a riattivare le qualità dei ricevitori con Antonio Brown (124 yds) e Martavis Bryant (45 yds, 1 TD) complici di prestazioni tutto sommato buone. Soprattutto quest’ultimo che si è dimostrato ancora una volta, una minaccia pericolosissima sia sul corto che in campo aperto.  Note confortanti si mantengono anche sul running-game. Il duo Le’Veon Bell – DeAngelo Williams ha prodotto 130 yds per 21 portate, con un utilizzo alternato nei terzi down del ex Panthers e negli schemi dove quest’ultimo veniva chiamato blocco. Dura è stata la serata della O-Line invece. Orfana di due pilastri come Kelvin Beachum e Maurkice Pouncey, ha faticato parecchio contro una pass-rush formidabile come quella dei Chiefs. I sostituti Alejandro Villanueva e l’ormai praticato Cody Wallace, non hanno strabiliato ma sono stati in grado di proporre ottimi spunti. Bene il reparto in pass-coverage dove ha concesso solo 2 sack, ma colpevole sul fumble causato da Tamba Hali; ottimi invece nel creare pertugi per i runningback. Nota da segnalare che questo avviene sistematicamente perché un “degno lavoratore” come Heath Miller, protegge la tasca non uscendo praticamente mai dai blocchi in fase di ricezione.

Difesa:
Non nascondo che ieri mi è sembrata una brutta combinazione tra la difesa del 2013 e quella del 2014. Concedere 251 yds e un TD su passaggio ad Alex Smith dovrebbe già rendere l’idea, se in più ci mettiamo 138 yds su corsa, si arriva presto alla conclusione: una disfatta. La difesa ha dimostrato di essere come la notte e il giorno o il bianco ed il nero, e questo ci fa scendere, a malincuore, con i piedi per terra per le partite future. Partendo dal front seven, il rientro di Ryan Shazier non ha portato beneficio e la mancanza di Stephon Tuitt è stata determinate. Al suo posto, si era presupposto ad inizio settimana l’utilizzo di Daniel McCullers a NT facendo traslare in DE Steve McLendon, invece è stato proposto per l’ennesima volta Cam Thomas, senza i frutti sperati. La pass-rush continua a portare numeri sul tabellino dei sack (2), ma questa volta la pressione su Alex Smith è stata abbastanza scadente. Ciò ha permesso troppe volte a quest’ultimo, di avere il tempo necessario per trovare liberi i suoi ricevitori, per di più senza il WR1 Jeremy McClin. La differenza l’ha fatta abilità di uscire dai blocchi di Trevis Kelce (5 ricezioni per 73 yds), che ha aperto il campo in parecchie occasioni trovando la secondaria più impegnata sui WR nel wideout piuttosto che in mezzo al campo. Purtroppo per noi, scendiamo dal piedistallo anche in run blocking. Charcandrck West ha corso per 110 yds in 22 portate siglando anche un TD. Non oso pensare se al suo posto ci fosse stato un certo Jamaal Charles! Altra nota dolente è l’infortunio rimediato da William Gay, per il quale si stanno valutando le condizioni fisiche in vista il match di Domenica.

Considerazioni finali:
Del filotto dei match senza Big Ben, quello contro i Chiefs era sicuramente quello più fattibile. Ma non è stato così. La squadra di Andy Reid ha condotto una partita quasi perfetta, concedendo solamente a tratti l’avanzata Black & Gold. Per fortuna nostra, Roethlisberger dovrebbe rientrare Domenica prossima, in un match che contro i Bengals, potrebbe segnare già le sorti dell’AFC North.

domenica 25 ottobre 2015

STEELERS - CHIEFS PREVIEW

Questa sera alle ore 18.00 (locali) si terrà il match tra gli Steelers (4-2) e gli Chiefs (1-5) nel caldissimo Arrowhead Stadium di Kansas City. Di fronte due squadre con una situazione di classifica differente ma con le stesse motivazioni per cercare di strappare una vittoria fondamentale per il proseguimento della stagione. Da una parte Kansas City e la voglia di rivalsa, che dopo un inizio convincente sta deludendo parecchio le aspettative; mentre dall’altra gli Steelers, galvanizzati dalla doppia vittoria contro i Chargers ed i Cardinals che hanno mostrato degli aspetti in ricordo al team che era un tempo. Nell’ultimo match disputato tra le due squadre (season 2014) sempre tra le mura dell’Arrowhead Stadium, gli Steelers si imposero per 20-12 in un match tattico dove prevalsero le qualità dei singoli. Vediamo come la compagine di Mike Tomlin arriva allo scontro di Domenica, analizzando attacco e difesa e i possibili titolari in funzione degli infortuni che ogni partita invece di diminuire, purtroppo aumentano.

Attacco:
Finalmente scrivo qualcosa di diverso! Non tanto perché mi ero stufato di Micheal Vick ma semplicemente sperò di vedere qualcosa di più diverso e di più convincente. Colui che guiderà la manovra offensiva dietro al centro sarà Landry Jones. Il QB ex Oklahoma Sooners dopo aver convinto nel match vinto Domenica contro i Cardinals, si è guadagnato la fiducia per un posto da titolare contro gli Chiefs. La fiducia concessa è stata tale, da permettere alla squadra il lusso di far riposare al meglio il ginocchio di Ben Roethlisberger, in vista dell’importante match di settimana prossima contro i Bengals. Con Jones in campo si avrà la possibilità di poter svariare nei numerosi schemi offensivi, come in dubles, in triple o in wing con l’utilizzo del TE (Heath Miller) in blocco forzato per aprire la strada alle big plays. Proprio per questo motivo, favorire il passing-game accantonato di recente con l’utilizzo di Vick, potrebbe essere la soluzione migliore in quanto la formazione di casa finora ha concesso parecchio terreno sui lanci (1660 yds totali), mostrando notevoli lacune in coverage ed i campo aperto. Antonio Brown, Martavis Bryant e Markus Wheaton, finalmente avranno la possibilità di avere più palloni giocabili mettendo in mostra le loro qualità. Sul running-game invece, la formazione di Andy Reid anche quest’anno si sta dimostrando parecchio efficiente e saranno molte le difficolta nel cercare pertugi disponibili per il duo Le’Veon Bell – DeAngelo Williams. Nonostante la O-Line abbia perso due pezzi da novanta come Maurkice Pouncey e Kelvin Beachum, i backup Cody Wallace e Alejandro Villanueva possiedono le qualità necessarie per fronteggiare al meglio una pass-rush formidabile come quella dei Chiefs. Pass-rush che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe fare a meno dei due mastini (Justin Houston e Tamba Hali), fermi in settimana per problemi fisici. Per ora si tratta solo di voci e di supposizioni che potrebbero essere ribaltate a pochi minuti dal fischio d’inizio.

Difesa:
Con Jamal Charles infortunato e Jeremy McClin in forse, l’attacco guidato da Alex Smith perde di credibilità e questo è un dato di fatto. Soprattutto la mancanza di un fuoriclasse come Charles, e l’apporto da lui fornito sul running-game, si notata da subito nella sconfitta rimediata contro i Vikings Domenica. Se a questo sommiamo la scarsa visione di gioco del QB nel cercare i suoi ricevitori, nasce una combo la cui tesi sembra già scritta. Ma nel football come in ogni sport, nulla è certo e l’attenzione del reparto dovrà essere la stessa sottolineata da inizio stagione. L’ottima pass-rush degli Steelers, che finora ha collezionato ben 17 sack, dovrà porre più pressione possibile al gioco di Alex Smith che cercherà di mettere in moto l’abilità del suo TE di uscire dai blocchi per la ricezione. Trevis Kelce in questione, se la dovrà vedere con il duo di ILB (Lawrence Timmons e Sean Spence) nella speranza di rivedere in campo Ryan Shazier per qualche snap. In prima linea, Stephon Tuitt è ancora convalescente dal colpo ricevuto alla caviglia Domenica, pertanto è stato dichiarato out per il match. Per questo motivo, in settimana si è valutata l’opportunità di far scendere in campo quel cucciolone di Daniel McCullers, che andrebbe a ricoprire il ruolo di NT facendo traslare in DE Steve McLendon nel suo ruolo congeniale al college. Sulla secondaria, mille dubbi pervadono la mente di “Pluto” Keith Butler su chi utilizzare e se rischiare qualche lieve infortunato viste le dinamiche con cui si presenta il match. La quasi assenza di lanci nel playbook in forza di Alex Smith, potrebbero far avere un ruolo da titolare per Brandon Boykin alternato a Ross Cockrell al posto di Antwon Blake, mentre sul fronte opposto stazionerà William Gay. La mancanza ancora di Will Allen, riproporrà il duo di safety composto da Mike Mitchell e Robert Golden, quest’ultimo in vantaggio sul ormai perso Shamarko Thomas.

Pronostico finale:
Entrambe le squadre si presentano falcidiate dagli infortuni e la tattica prevarrà in ordine a quanto successo lo scorso anno. Anche se gli infortuni degli Steelers paiono più pesanti rispetto a quelli degli avversari, la franchigia della Pennsylvania pare in vantaggio in virtù di un attacco che anche senza Big Ben, ha molto da dire.

lunedì 19 ottobre 2015

CARDINALS - STEELERS RECAP

Personalmente ancora non ci credo… Dopo ieri sera (e quanto già vissuto Lunedì notte a San Diego) ho avuto la conferma che le partite di football per quanto brutte, noiose o apparentemente scritte, vanno vissute fino all’ultimo snap, perchè ogni errore potrebbe costare caro come acclamare chi non si da per vinto. Dopo una prima mezz’ora giocata in maniera del tutto oscena, gli Steelers portano a casa una vittoria fondamentale ribaltando ogni pronostico nella seconda metà di gioco. Il team guidato da Mike Tomlin, ha dimostrato per la seconda occasione, di saper capovolgere match quasi impossibili con una forza d’animo e un cuore degno dei veri guerrieri Steelers. Di seguito, analizziamo i vari reparti trovando in essi un migliore ed un peggiore, dettagliando anche i vari aspetti che hanno portato alla vittoria.

Attacco:
La prima mezz’ora abbondante affidata a Micheal Vick, è stata un autentica delusione. Le fatidiche dieci yarde da guadagnare sembravano un miraggio. La scarsa visione di gioco di quest’ultimo, complice una pressione continua sulla tasca dalla pass-rush dei Cardinals, non fanno decollare la manovra sul passaggio dei padroni di casa. Il runninig-game, affidato al solito Le’Veon Bell (24 portate per 88 yds), trova pochi pertugi nell’opposta difesa, apparsa nelle prime fasi del match ancora più quadrata e ben disposta del solito. Vick è costretto a lasciare il campo a pochi minuti dall’inizio del terzo quarto per un fastidio al ginocchio, al suo posto si rivede Landry Jones (8/12, 168 yds, 2 TD) che da subito mette la sua firma con un lancio in endzone per il ritrovato Martavis Bryant. L’umore cambia, la ruota gira sotto il marchio dell’ex Sooners. Con il suo ingresso ha semplicemente messo in chiaro che la secondaria avversaria, seppur fin li poco impegnata,  non era del tutto irresistibile e che le semplici giocate, sfruttando l’ottimo parco di ricevitori a disposizione, sarebbe stata la chiave di lettura del match. Con Palmer nel pallone sul più bello, Jones pesca ancora una volta Martavis Bryant con un passaggio corto al centro del campo, fino a fargli percorrere le corsa della vita in endzone. Partita chiusa! Le difficoltà mostrate, soprattutto nella prima metà del match, denotano quanto sia indispensabile avere in cabina di regia un pocket passer e non uno scrambler che fa della corsa la sua peculiarità. Buona prestazione complessiva del reparto con l'ingresso di Landry Jones, abile nel far girare la manovra e nel pescare liberi i ricevitori. La O-Line è stata abile nel contenere i rusher avversari, concedendo un solo sack in tutto il match. Nota dolente (dolentissima) l’infortunio di Kelvin Beachum, costretto a lasciare il campo anzitempo per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Spazio nelle partite a venire per l’ex Army Alejandro Villanueva che nei pochi snap giocati ieri sera (preseason compresa), ha dimostrato di poter dare la sicurezza necessaria. Il voto di peggiore del reparto va a Micheal Vick mentre il migliore a Landry Jones (mai mi sarei sognato di scriverlo!).

Difesa:
Carson Palmer e i suoi fanno capire da subito di pasta son fatti. Il terzo drive degli ospiti delinea quanta affinità vi sia con il suo parco di ricevitori e non solo. Andre Ellington, RB al rientro dall’infortunio, esce abilmente dal backfield andando a ricevere nei pressi dalla endzone. Azione trasformata in TD dal Michael Floyd poco dopo. Da li nulla più in termini di conclusione. La difesa black & gold, che ha dovuto fare a meno a pochi secondi dall’inizio di Jarvis Jones, prende le misure dell’attacco avversario con il passare dei minuti, concedendo solamente 2 field goal trasformati da Chandler Catanzaro. Nonostante abbia concesso davvero tanto sul passing-game (29/45, 421 yds, 1 TD) come da premessa, nella tramata retroguardia assemblata da “pluto” Keith Butler, avveniva un impeto d’orgoglio quando l’offensiva si avvicinava alle proprie  30 yard, rimbalzando ogni tentativo di affondo. Attenzione e quadratura tattica che nel corso del match hanno portato ben 2 intercetti (Lawrence Timmons e Mike Mitchell), con il secondo che ha sancito, di fatto, il termine del match. Sulla secondaria c’è indubbiamente la pecca di aver concesso troppo in termini di passaggio, ma c’è anche da precisare che i tackle sono arrivati sempre puntuali distogliendo il fattore dell’intuizione che ormai definiamo una lusinga. Spostandoci sul running-game, la difesa è riuscita a limitare al meglio Il temuto Chris Jonhson, che, unitamente ai compagni di reparto, hanno prodotto solamente 55 yds, facendosi vedere poco in campo soprattutto nella seconda metà di gioco. Statistiche alla mano, la pass-rush non ha sfolgorato come le ultime uscite (1 sack - James Harrison), ma è stata in grado di portare una maggiore pressione alla tasca di Palmer con l’avanzare del cronometro. Il voto di peggiore del reparto va a Ross Cockrell. Troppe coperture errate e flag evitabili. Il migliore è stato Mike Mitchell (non al meglio alla vigilia) con un fumble recuperato e l’intercetto fondamentale avvenuto nell’ultimo quarto.

MVP: Landry Jones (QB)

Considerazioni finali:

Per molti aspetti si potrebbe dire che la partita è stata persa dai Cardinals, che non sono riusciti a sfruttare le occasioni e la supremazia mostrata nella prima metà. Ma se l’hanno gettata al vento i Cardinals si potrebbe dire che l’hanno vinta gli Steelers, con una difesa agguerrita, pungendo con Landry Jones nelle poche occasioni concesse dagli ospiti. Dopo 6  partite con fuori: Big Ben, Maurkice Pouncey, Ryan Shazier, Kelvin Beachum, Shaun Swisham (perché il Kicker fa il suo e lo abbiamo visto) con Martavis Bryant appena rientrato, avere un record di 4-2 non se lo sarebbe aspettato nessuno. Due parole sull’esordio di Chris Boswell. Il Kicker ex Giants ha fatto come meglio non poteva siglando 4 field goal su altrettanti tentativi. Ci godiamo la sudata, combattuta, voluta vittoria con uno sguardo alla prossima Domenica, dove ci saranno gli Chiefs ad attenderci senza un giocatore fondamentale come Jamal Charles, ma che tenteranno di rialzarsi dall’ 1-5 attuale con l’apporto del rovente Arrowhead stadium.

sabato 17 ottobre 2015

CARDINALS - STEELERS PREVIEW

Domenica ore 19.00 locali, andrà in scena il match tra i Cardinals e gli Steelers all’Heinz Field di Pittsburgh. Per la squadra black & gold, si avvicina il match più difficile sulla carta del filotto senza Ben Roethlisberger. Il QB ex Miami (Ohio), sta migliorando a vista d’occhio e per lui si prospetta un rientro anticipato di una partita (Domenica 25/10 contro i Chiefs) rispetto al periodo ipotizzato. Non male direi, visto che solo due settimane fa si presumeva la rottura del legamento crociato che l’avrebbe costretto alla side line fino al termine della stagione. Big Ben a parte, Domenica ci sarà da sudare parecchio contro questi Cardinals, apparsi una delle formazioni migliori in circolazione comparando attacco e difesa. Approfondiamo, qui di seguito, i reparti della squadra di casa e come affronteranno il match per scovare i punti deboli di un team finora quasi perfetto.

Attacco:
Inutile ribadirlo ancora… La cabina di regia sarà affidata nuovamente a Michael Vick, nella speranza questa volta, di vedere più spesso nell’arco del match la sicurezza con cui è stato condotto l’ultimo drive contro i Chargers. A contrastarlo ci sarà la pass-rush dei Cardinals, che finora ha prodotto poco in termini di sack e pressione al QB, ma che vanta il maggior numero di intercetti nella lega. Detta così pronosticherebbe l’ennesima Domenica caratterizzata dal gioco sulle corse, ma potrebbe rivelarsi un effetto sorpresa con le big play a cercare i WR attraverso soluzioni di lunga gittata. Proprio sui passaggi e sul timing-pass si è lavorato parecchio in settimana, con netti miglioramenti nel trovare smarcati Antonio Brown e compagni nel scorrimento delle tracce. Del resto, l’abbiamo visto anche Lunedì notte con il TD di Markus Wheaton, cosa riusciremmo a combinare se il timing-pass venisse affinato, facendo di conseguenza aumentare la sicurezza nel lancio. Nel reparto dei ricevitori vi stazioneranno ancora Antonio Brown, Markus Wheaton e Darrius Heyward-Bay, quest’ultimo risultato finora il più analogo alle quick pass di Micheal Vick. Finalmente, ci sarà il rientro di Martavis Bryant dopo 5 giornate, ma le sue condizioni non ancora ottimali gli faranno giocare solamente qualche snap. Sul running-game, sarà difficile ripetere la prestazione contro San Diego e le 150 yds guadagnate dal trio Bell-Williams-Vick. Il front seven dei Cardinals è uno dei migliori della lega per le poche yarde concesse, con appena 2 TD siglati dagli avversari sulle corse. Di vitale importanza saranno i pertugi generati dalla O-Line, che giusto ieri ha ricevuto la notizia del possibile secondo intervento che costringerà Maurkice Pouncey a saltare l’intera stagione.

Difesa:
La brillantezza con la quale Carson Palmer conduce le sue manovre, costringerà la difesa black & gold, ad un altro match di straordinari in fotocopia a quello con i Chargers. A differenza della squadra di San Diego, parecchio sprecona e poco incisiva quando doveva, la compagine di Bruce Arians finora si è dimostrata un carrarmato che ha maltrattato chiunque gli si palesava di fronte. La vera forza dell’attacco dei Cardinals, è la coralità del gioco espresso tra running-game e passing-game, utilizzato a dovere dimostrando una supremazia in entrambi a casi spesso disarmante. Partendo dal Running-game, nonostante l’infortunio che in queste week ha costretto Andre Ellington ai box, Arizona ha trovato in Chris Johnson un’arma micidiale per bucare le difese avversarie e con il quale il trio Cam Heyward, Steve McLendon, Stephon Tuitt, dovranno scontrarsi in prima battuta per limitare i danni. Da parte nostra, le statistiche dicono che a dispetto delle 505 yds concesse su corsa finora agli avversari, sono stati trasformati solamente in unica occasione in TD, rimarcando ancora una certa sicurezza su questo fronte. Il discorso sul passing-game è un tantino differente. La difesa aerea degli Steelers ha concesso finora ben 1285 yds su passaggio agli avversari, con il 70% dei completati rispetto ai tentativi. Queste statistiche preoccupano quando incontri una squadra come i Cardinals, che nel corso di queste giornate ha guadagnato altrettante yds per mezzo dei lanci, siglando addirittura 13 TD su passaggio. Per ovviare a ciò, la pressione sulla tasca in protezione di Carson Palmer dovrà essere costante. Occorrerà ripetere le ottime prestazioni registrate finora che hanno permesso di collezionare ben 16 sack e altrettanti Hit ai QB avversari. Con Ryan Shazier out per i soliti problemi alla spalla, nella seconda linea sarà presente ancora il tandem Spence-Timmons che tanto sta impressionando. Mentre, a fronteggiare Larry Fritzgerald e compagni in campo aperto, ci saranno William Gay, Antwon Blake e le safety Mike Mitchell e Shamarko Thomas.

Pronostico finale:
Come detto, Arizona sta vivendo un periodo di forma smagliante sbaragliando ogni avversario che tentava di opporsi (eccetto i Rams). Gli Steelers, con il supporto dell’Heinz Field, cavalcheranno l’onda del match vinto in extremis contro i Chargers e con un Martavis Bryant in più, ma le molte assenze fanno spostare l’ago della bilancia verso i Cardinals dichiarandoli favoriti. 

martedì 13 ottobre 2015

STEELERS - CHARGERS RECAP

Ultimo quarto e 3 minuti al termine del match. Il punteggio è sul 17-20 per i padroni di casa, Touchback di Josh Lambo con possesso per gli Steelers dalle proprie 20 yds. Palla affidata al solito Le’Veon Bell che in due down guadagna 14 yds; dopo l’ennesimo incompleto della serata, Micheal Vick pesca Darrius Heyward-Bay con due lanci consecutivi da 9 e 15 yds rosicchiando ulteriore terreno per l’avanzamento dell’offense. Quick pass per Antonio Brown all’altezza di metà campo seguito dal primo scrambler della serata di Vick, portano gli ospiti sulle 20 yds avversarie quando manca meno di un minuto al termine del match. Un boato si alza dagli spalti per lo stupore con cui l’ex Virginia Tech conduce il drive come non era ancora accaduto. 1 & 10 Steelers, Vick con un tracciante trova la catch di Heath Miller a 2 yds dalla endzone. Wow!! 5 secondi al termine e i tifosi black & gold passano dalla depressione ad un attimo per cantar vittoria. Il field goal avrebbe potuto pareggiare il match portando le squadre all’overtime, ma si decide di optare in una play action (wild cat) con la segnatura ad un secondo dal termine da parte di Le’Veon Bell. Vittoria per 24-20 e il Qualcomm Stadium, tra gioie e dolori, applaude il drive “magistrale” condotto dagli ospiti.
Svegliarsi con una vittoria da sicuramente stupore con un pronostico che ci dichiarava sconfitti in partenza, ma per chi l’ha seguita in diretta è valsa il doppio con tutte le varie emozioni annesse. Gli Steelers escono vittoriosi da San Diego in un match a tratti complicato e difficile da gestire per molteplici aspetti. Tra le numerose assenze (cui hanno dovuto fare i conti anche i Chargers ed è doveroso dirlo), l’incertezza sul gioco e sulla costruzione della manovra era il primo dubbio di tutti i tifosi, perfino del coaching staff che con Todd Haley, non aveva potuto trattenersi in settimana dallo sconforto per la mancanza di un perno fondamentale come Big Ben, e che l’adattamento con un gioco corale, più che individuale, sarebbe stata la prerogativa. Analizziamo reparto per reparto e le giocate del match concluso.

Attacco
Quanta fatica… L’obiettivo delle 10 yarde in ogni down sembrava una montagna dura da scalare. Il gioco di corsa è stato la chiave del match e, come pronosticato, la differenza l’hanno fatta le numerose scorribande di Le’Veon Bell, DeAngelo Williams e a tratti Micheal Vick. Il running-game ha prodotto quanto sperato con 27 portate e 155 yds in totale, colpendo diretto il punto debole della difesa dei Chargers, che comunque ha esibito una performance migliore rispetto alle ultime uscite. Il passing-game doveva essere utilizzato quando necessario, cercando i ricevitori con moderazione evitando possibili intercetti. Così è stato. Vick ha concluso con 13/26 per 203 yds, 1 TD e 1 Intercetto, quest’ultimo arrivato al termine del secondo quarto, con il possesso che sarebbe passato inevitabilmente ai padroni di casa. Da notare che 150 delle 203 yarde lanciate da Vick, sono arrivate nell’ultimo quarto (fino a li parecchio in ombra), quando il passaggio diventava doveroso per tentare la rimonta. Qui sono venute le migliori azioni, prima il lancio da 72 yds verso Markus Wheaton (gran movimento per cercare la separazione dal cornerback) che ha annullato il momentaneo vantaggio dei Chargers, e il resto nell’ultimo drive che ha permesso di percorrere 80 yarde in meno di 3 minuti. Questo sarà di buon auspicio per la gara contro i Cardinals, dove, oltre al solito gioco di corse, ci aspetteremo più passaggi ricordandoci di avere in rosa uno dei migliori ricevitori della lega (se non il migliore) e Martavis Bryant al rientro dalla squalifica e dal fastidio al ginocchio che ieri l’ha costretto alla sideline. Due parole sulla O-Line sono doverose. Ottima prestazione generale e in pass-protection che ha concesso un solo sack. La mancanza di Maurkice Pouncey, sta esaltando in positivo le doti di Cody Wallace garantendo sicurezza come backup futuro al rientro del Pro Bowler. Il voto di migliore del reparto a Le’Veon Bell.

Difesa
Buona prestazione generale delle difesa a dispetto delle 365 yds concesse sul passing-game di Philip Rivers (35/48, 2 TD, 1 Int). Nonostante le parecchie yds concesse su passaggio (fortuna di San Diego fin’ora in regular season), la secondaria si è mossa bene portando placcaggi determinanti e la pick-six di Antwon Blake nel secondo quarto ritornato in touchdown, dimostra l’attenzione espressa in campo. Il front seven si attestato ancora in forma smagliante, con 2 sack a referto (finalmente Jarvis Jones e Bud Dupree) e parecchi Hit al QB californiano costringendolo spesso alla forzatura del passaggio. Restando sul passing-game, la mancanza di Ryan Shazier è pesata come un macigno. La copertura sul rientrante Antonio Gates è stata spesso approssimativa risultando il giocatore più pericoloso del settore offensivo di San Diego. Soprattutto in occasione del primo TD, la mancata copertura di Sean Spence ha costretto a far scalare le marcature di safety e cornerback su Ladarius Green e Keenan Allen, lasciando Gates libero di ricevere. Capitolo diverso per il running-game dei Chargers. Melvin Gordon e Danny Woodhead hanno prodotto solamente 52 yds complessive che esaltano la prova della difesa ancora una volta efficiente da questo punto di vista. Nelle note positive c’è finalmente Jarvis Jones, autore come suddetto di un sack e di un fumble sul Melvin Gordon recuperato, dall’altro redivivo, Shamarko Thomas. Il titolo di migliore va ad Antowon Blake per l’intercetto e il primo TD su ritorno della sua carriera.

MVP del Match: Le’Veon Bell (RB)
Migliore dei Chargers: Antonio Gates (TE)
Migliore degli Steelers: Antwon Blake (CB)

Considerazioni finali:

Una vittoria determinante per il cammino degli Steelers verso i playoffs, maturata con la costanza e la voglia di non mollare nulla fino al termine del match. Domenica prossima ci saranno gli Ariziona Cardinals, una delle squadre più in forma del campionato per il quale bisognerà mantenere intensità e concentrazione. Per ora ci godiamo la vittoria che contro i pronostici, ha un sapore ancora migliore.


domenica 11 ottobre 2015

STEELERS - CHARGERS PREVIEW

Il quinto Monday Night football della stagione vedrà ospitare i Pittsburgh Steelers nel Qualcomm Stadium di San Diego, tana dei Chargers vittoriosi in entrambi i match fin’ora disputati tra le mura di casa. Ci apprestiamo a vivere un match entusiasmante, con entrambe le franchigie sul 2-2 come record attuale e vogliose di prendersi una vittoria per proseguire con il sogno verso i playoff. Facendo un rapido salto nel passato e per rendere ancora più avvincente lo scontro, l’ultimo match disputato tra le due squadre fu vinto dai Chargers per 24-34, ma dalla sua Mike Tomlin (nei trascorsi alla guida degli Steelers) vanta un record di imbattibilità nei week 5 affrontati con il record di 2-2, identico all’attuale. Analizziamo reparto per reparto della squadra black & gold, anticipando o quantomeno prevedendo, i principali matchup che vedremo in campo Lunedì sera.

Attacco:
La strategia offensiva sarà ancora un volta guidata dai Micheal Vick, che a beneficio del lungo week-end post Ravens, ha avuto la possibilità di familiarizzare al meglio il playbook di coach Todd Haley. Le principali carenze mostrate nel match perso contro Baltimora, sono state oggetto di revisione e continuo lavoro settimanale, come il timing-pass (lamentato per lo più da Antonio Brown), e la lettura dei blocchi generati dalla O-Line che dovrebbe a far fruttare al meglio le sue doti da scrambler. La sua abilità nella corsa oltre al supporto fornito da Le’Veon Bell e DeAngelo Williams, sarà la chiave per il successo contro la difesa dei Chargers, buona sul passing-game e nelle letture da parte della secondaria sui tagli dei ricevitori, ma scarsa contro le corse che spesso hanno concesso troppo terreno agli avversari. Per garantirsi tale beneficio, il lavoro della O-Line unità al solito Heath Miller, sarà di vitale importanza con quest’ultimo pronto a liberarsi dai blocchi per la ricezione poco dopo lo scrimmage. Sul passing-game, Vick avrà sicuramente più tempo e opportunità di tentare i lanci verso i ricevitori, rispetto a quanta ne abbia avuta contro i Ravens, in virtù di una pass-rush non propriamente smagliante dei Chargers a dimostrazione dei soli 5 sack completati dall’inizio della regular season. Ricevitori che avrebbero potuto contare su uomo in più per il match di Lunedì sera, con il rientro dalla squalifica di Martavis Bryant, ma purtroppo non sarà così. Complice un fastidio rimediato in settimana al ginocchio, costringerà l’ex Clemson Tigers a rimandare l’esordio Domenica prossima contro i Cardinals. Spazio ancora una volta quindi al trio composto da Antonio Brown, Darrius Heward-Bay e Markus Wheaton nello slot, con quest’ultimo che dovrebbe essere del match nonostante il colpo subito contro i Ravens.

Difesa:
La speranza di vedere quanto mostrato da inizio campionato e tanta, ma questa volta di fronte ci saranno Philip Rivers e compagni. Nulla di impossibile, ma come detto, San Diego in casa ha una marcia più e l’esperienza di quest’ultimo potrebbe essere dura da gestire per il reparto. La secondaria si troverà al cospetto di una squadra attualmente al secondo posto nel passing-game, con 9 TD-pass siglati e parecchie yarde guadagnate su passaggio. Un secondo posto che si rafforza se pensiamo che la O-Line in protezione a Rivers, nonostante abbia concesso ben 12 sack e molti altri affrettamenti, quest’ultimo sia stato in grado comunque di trovare liberi Keenan Allen e Stevie Johnson anche sotto pressione, rimarcando quello che è stato uno dei fattori del successo maturato fino’ora dalla manovra dei Bolts. Sul running-game, San Diego quest’anno può contare su un ottimo duo formato da Melvin Gordon e Danny Woodhead, con il piccolo running back ex Chadron State risultato spesso una spina nel fianco delle difese avversarie. A fronteggiarli, ci sarà il solito front seven degli Steelers, ancora una volta privo Ryan Shazier per i continui dolori alla spalla. Altro problema per la difesa black & gold, sarà il rientro di Antonio Gates, anch’esso fuori per squalifica nei primi quattro match di regular season. Con lui in campo, il duo di ILB Lawrence Timmons e Sean Spence (uno dei migliori contro i Ravens), verrà chiamato agli straordinari per la sorprendente capacità di del TE di liberarsi dai blocchi soprattutto in endzone.

Injury report:
Ryan Shazier ILB – Out
Ben Roethlisberger QB – Out
Daniel McCullers DT – Probable
Cortez Allen CB – Questionable
Matt Spaeth TE – Probable
Ross Ventrone S – Probable
Markus Wheaton WR – Probable
Martavis Bryant WR – Out

Pronostico finale:

Fin’ora il pubblico di casa è stato determinante per San Diego, che nonostante la lunga lista dell’infermeria, Lunedì sera potrà contare anche sul rientro di Antonio Gates. Gli Steelers proseguono il loro periodo di transizione senza parecchi giocatori fondamentali tra cui Big Ben, e con un Micheal Vick apparso nella prima uscita da titolare, poco sicuro di osare il passaggio verso i ricevitori ma in grado di trascinare la squadra facendoci sperare in una vittoria fino alla fine. Sarà sicuramente una partita combattuta ma i favoriti restano, allo stato attuale, i padroni di casa. 


venerdì 2 ottobre 2015

WEEK 4: RAVENS - STEELERS RECAP

Nonostante sia passato quasi un giorno, non riesco ancora a levarmi dalla testa il nome di Josh Scobee… Arrivato da Jacksonville per sopperire agli sfortunati Shaun Suisham e Garrett Hartley, fino ad ora ha dimostrato di saper fare solo danni a dispetto dell’esperienza maturata in anni da professionista. Dopo i field goal sbagliati contro i Patriots e i Rams, ieri notte ha toccato il fondo con due errori grossolani che hanno rimesso in partita i Ravens nell’ultimo quarto. 5 errori (1 extra point) che fino ad ora hanno causato, quantomeno per il 50% della responsabilità, le due sconfitte degli Steelers segnate a record, e a questo punto correre ai ripari diventa doveroso. Anche se il rientro di Garrett Hartley dovrebbe essere prossimo, il taglio di Scobee dovrebbe avvenire nelle prossime ore (si spera), obbligando la società a guardare tra i disponibili in free agency. Sfogo a parte, finisce con una sconfitta un match condotto, a tratti, in maniera convincente dalla squadra di casa orfana di un pilastro come Big Ben. Analizziamo gli aspetti positivi e quelli negativi per ogni reparto:

Attacco:
Come detto nella preview, l’attacco senza Ben Roethlisberger e con Michael Vick alla guida,  avrebbe faticato parecchio nel passing-game, guadagnando altresì sulle corse e sul fattore sorpresa, così è stato. L’abile scrambler ha provato per più di un occasione la giocata personale, cercando di guadagnare quante più yarde possibili sotto la continua pressione della difesa avversaria. I drive al suo comando, risultavano spesso imprevedibili alla pass-rush e alle letture della secondaria avversaria, ma spesso venivano stoppati sul running-game dall’ottimo front seven dei Ravens sulle corse. Tattica che ha portato i suoi frutti fino a metà del terzo quarto, con gli Steelers avanti per 20-7, ma che si è spenta poco dopo con la rimonta dei Ravens. Definirei buona la prova del talentuoso veterano (19/26 per 124 yds, 1TD), che contro ogni tipo di previsione, ci ha permesso di sperare in una vittoria fino all’ultimo istante giocato. Buona anche la prova della O-Line che ha concesso solamente 2 sack agli avversari ma i troppi QB hurry, hanno spesso portato Vick alla soluzione affrettata facendo aumentare la percentuale di errore. L’O-Line inoltre, ha faticato nel creare varchi per le corse di Le’Veon Bell (nonostante le 129 yds percorse per 1 TD), costretto spesso ha compiere tragitti circolari, più che rettilinei, come nell’occasione del TD siglato. I WR hanno faticato a trovare palloni giocabili a dispetto degli spazi concessi dalla secondaria, con Antonio Brown a quota 42 yarde ricevute con soli 5 passaggi completi; stesso discorso per gli altri ricevitori, Darrius Heyward-Bey ha concluso con 4 completi per 31 yarde e un TD e Markus Wheaton (uscito subito per infortunio – da valutare) con 1 completo per 18 yarde. Troppo poco per quello che siamo abituati con Big Ben a condurre. Note negative saltano all’occhio guardando le statistiche di gioco: 2/13 Third Down efficiency e 0/2 fourth down efficiency, sono dati allarmanti su quello che potremmo aspettarci fino al ritorno di Big Ben. Sull’ultimo down, che ha portato alla sconfitta nell’overtime con il cambio di possesso, si potrebbe discutere all’infinito su quante colpe abbia Mike Tomlin nella chiamata di gioco, rispetto alla squadra incapace di operare la conversione. Come spesso accade nel football, una chiamata di uno schema piuttosto che di un altro,  potrebbe rivelarsi una genialata come una sciagura difficile da giustificare. D’altro canto, quando all’overtime ti trovi sul 4&1 all’altezza delle 40 yarde avversarie, sei nella posizione di poter scegliere una play action piuttosto che un field goal e il tuo Kicker ne ha appena sbagliati 2 dalla medesima distanza, la prima scelta non diventa del tutto biasimabile. Per questo motivo, che sicuramente avrei valutato anche io, mi trovo nella posizione di non incolpare del tutto l’Heah Coach, che comunque avrebbe potuto optare per la via più semplice e conveniente a quel punto, cioè il calcio. Il titolo di migliore va a Le’Veon Bell con nessun peggiore significativo.

Difesa:
Che dire… Finalmente la soddisfazione di affermare: “adesso ci pensa la difesa”. Frase che, se non altro personalmente, non dicevo da parecchio tempo. Ieri notte c’è stata l’ennesima dimostrazione di quanti passi avanti ha fatto il reparto rispetto agli anni scorsi, dove la pass-rush e l’intensità della secondaria nel portare i placcaggi, era solo un passa tempo. Numeri alla mano, il front seven, ancora una volta privo di Ryan Shazier, ha portato a casa ben 5 sack (Timmons, Tuitt, Heyward, Harrison, Spence) contro una linea solida come quella dei Ravens che nei primi 3 week ne aveva concessi solo due. Da registrare la prova sulle corse che fino ad oggi era stato il punto forte. Troppo campo concesso al solito Justin Forsett (27 tentativi per 150 yds) che l’anno scorso deteneva il primato nella lega per la percentuale di portate rispetto alle yarde guadagnate. Direi che si è riconfermato. Nonostante i 189 yds su passaggio per Joe Flacco (20/33, 1TD, 1 INT), la difesa si è comportata egregiamente sul passing-game, concedendo una sola segnatura da 6 punti a Kamar Aiken. Restando sulla secondaria, Mike Mitchell in copia a Will Allen sembrano davvero rinati; puntuali, attenti e abili nelle letture di gioco. Sul wideout, la rotazione tra Antwon Blake, William Gay e Ross Cockrell, ha reso difficoltosa la serata di Steve Smith con soli 24 yds completati fino all’uscita per infortunio. Ottima la prestazione del neo-acquisto Ross Cockrell, che mette a tabellino un intercetto ed un fumble recuperato su Flacco. Il titolo di migliore del reparto va a Cameron Heyward con Ross Cockrell. Cam Thomas il peggiore, ma questa non è una novità!

Migliore in campo: Justin Tucker (avere un vero Kicker in squadra fa la differenza)
Migliore degli Steelers: Cameron Heyward (onnipresente)
Peggiore degli Steelers: Josh Scobee (imbarazzante)

Considerazioni finali:
Da quanto scritto, pare che gli Steelers abbiano vinto ma purtroppo non è così… Gli errori di Josh Scobee non hanno nulla a che fare con una squadra che avrebbe meritato, a mio avviso, la vittoria secondo quanto mostrato in campo. Ma questo è il football e questa è la strada giusta da seguire, affermato da Tomlin stesso nel post-gara, strada che porterà soddisfazioni in futuro a patto che venga sostituito il pessimo kicker ex Jaguars. Oggi il prezzo da pagare è un amara sconfitta, appesantita dal fatto di averla gettata al vento noi stessi, ma il tempo per rifarsi di certo non manca.