mercoledì 30 settembre 2015

RAVENS - STEELERS PREVIEW

It’s the Vick time! Mi sento di iniziare questo pezzo con una sorta di richiamo mediatico spesso utilizzato gli anni scorsi. Premetto di non essere un fan accanito ma le sue gesta passate lo collocano tra i giocatori per il quale abbiamo concesso almeno un applauso. Da che non doveva eseguire nemmeno uno snap, ora il suo momento è arrivato , con il povero Big Ben costretto alla sideline per il prossimo mese. Contro i mugugni e ogni tipo di petizione di non vederlo ancora in campo ma piuttosto radiato dalla lega, il suo compito principale sarà quello di non far rimpiangere lo sfortunato quarterback, ribaltando anche gli scetticismi sul suo stile di gioco definito non adatto al gameplan di coach Haley. La prima occasione per mettersi in luce, l’avrà già Giovedì notte contro i Baltimore Ravens, rivali divisionali ancora a secco di vittorie dall’inizio della regular season e che faranno di tutto per annullare le sue giocate. Nonostante sia un in età non più rosea, la sua abilità nel creare situazioni di gioco lo rendono ancora un giocatore imprevedibile sotto molteplici aspetti. Tutti ricordiamo il match contro i Jets dello scorso anno, dove quest’ultimo con le sole sue forze, è riuscito a spuntarla contro il nostro reparto difensivo. Il front seven dei Ravens, apparso in difficoltà nelle prime uscite stagionali e senza Terrel Suggs fino a fine stagione, si troverà dover gestire un gameplan insolito rispetto a quando viene guidato da Ben Roethlisberger, dove il gioco di corsa abbinato alle verticalizzazioni, renderà complita la lettura degli schemi. Dal canto loro, anche la O-Line black & gold dovrà adattarsi ad uno stile del tutto inedito in pass-blocking, non più proteggendo fino allo sfinimento la tasca, ma creando i varchi per un running-game alquanto esclusivo. Questo potrà avvenire grazie anche al prezioso aiuto di Heath Miller, tanto abile nel creare blocchi quanto a trovare varchi in fase di ricezione. Proprio sul running-game, Le’Veon Bell cercherà di farsi perdonare la pesante l’assenza nel match di wild card dello scorso anno, prendendosi sulle spalle le sorti dell’attacco partendo dal backfield. Nel wideout, il trio Antonio Brown, Markus Wheaton e Darrius Heyward-Bay, soggiornerà costantemente tra le maglie nero-viola nella speranza di essere pescati liberi al momento giusto. Sul passing-game si perderà inevitabilmente di sostanza e di sicurezza e l’assaggio l’abbiamo già avuto nell’ultimo quarto alla guida di Vick contro i Rams, in un tentativo di passaggio verso Brown quando quest’ultimo era ancora di spalle cercando la separazione con il suo marcatore. Ma se per la prima volta nella stagione il reparto offensivo è un incognita, la difesa si appresta a ricevere l’attacco dei Ravens in una forma smagliante. Anche se è presto per cantar vittoria, perché due partite buone non cancellano l’orrore visto da due anni a questa parte, Cam Heyward e compagni stanno vivendo un ottimo momento sia dal punto vista della pressione sul QB che in copertura dalla secondaria. Lo stesso reparto, domani sera si troverà un Joe Flacco piuttosto in ombra (è risaputo che inizia a giocare ai playoffs) con l’ottimo Crockett Gillmore (non al meglio fisicamente) e Steve Smith che sembra ringiovanire sempre di più ogni anno trascorso. Quest’ultimo dovrà vedersela per più di un occasione con William Gay rivelando quello che sarà uno dei matchup più interessanti della serata. Restando sul reparto, il rientro di Ryan Shazier farebbe illuminare di speranza i tifosi, ma le sue condizioni (parole di Mike Tomlin), si valutano di giorno in giorno. Sean Spence non ha sfigurato contro i Rams in coppia con Lawrence Timmons, e presumibilmente verrà schierato per far recuperare al meglio il talento l’ex Ohio State. Stesso discorso per Cortez Allen e Daniel McCullers, non al meglio.

Injury report – Suspendend list (Steelers)
Cortez Allen - CB (questionable)
Daniel McCullers - DT (out)
Ryan Shazier - ILB (doubtful)
Maurkice Pouncey - C (PUP)
Mike Adams - OT (PUP)
Ben Roethlisberger - QB (out)
Matt Spaeth – TE (out)
Senquez Golson - CB (IR)
Bruce Gradkowski - QB (IR)
Martavis Bryant - WR (suspended)

Pronostico:

Difficile pronosticare uno scontro divisionale tra due acerrime rivali che faranno di tutto per portare a casa il risultato. Nonostante il fattore campo, gli Steelers dovranno fare a meno della mente del gioco offensivo, facendo spostare l’ago della bilancia verso i Ravens. Inoltre Baltimora, pur avendo perso nomi importanti in free agency come Haloti Ngata, Owen Daniels e Torrey Smith oltre agli infortuni di Suggs e Gillmore (sempre in forse), resta favorita nel tentativo di arrivare alla prima vittoria stagionale. Il potenziale 0-4 li taglierebbe fuori dalla corsa playoffs al 98%. Chiaramente spero di sbagliarmi!


lunedì 28 settembre 2015

STEELERS - RAMS RECAP

Posticipato di 10 minuti oltre le 19.00, il match tarda ad iniziare a causa dei fuochi d’artificio abbattuti sul terreno dell’Edward Jones Dome già non in perfette condizioni. Di fronte una delle migliori difese (Rams) contro uno dei migliori attacchi (Steelers) della lega ed il risultato finale dimostra quanto nel football, siano a prevalere spesso i reparti difensivi. Il primo drive degli ospiti, rispecchia quanto affiatamento vi sia tra Ben Roethlisberger e Antonio Brown nei lanci di corto/medio e lungo raggio scagliati dal braccio del QB, che pesca abilmente il ricevitore nel traffico delle maglie avversarie. L’azione si conclude con il contentino. Field goal di Josh Scobee siglato dalle 21 yarde per il momentaneo 3-0. Dopo il primo drive con soli due minuti di possesso per i padroni di casa ed il termine del primo quarto, la palla passa nuovamente agli Steelers che con Le’Veon Bell a ricevere fuori dal backfield, si presentano anche quest’anno con una valida alternativa alla manovra offensiva. L’azione termina con il primo TD del runningback in read option da una yarde. Heath Miller in versione “panzer” funge da blocco perfetto per la prima segnatura di Bell da suo ritorno dopo la squalifica. Il punteggio rimane sul 9-0 a causa dell’errore sul 2pti conversion fallito dal tandem Big Ben-Heyward Bay. Dopo l’ennesimo drive anonimo guidato da Nick Foles e compagni, l’ovale ripassa agli Steelers che all’altezza delle proprie 40 yarde, Big Ben prova la giocata sul profondo per Markus Wheaton ma viene intercettato da Janoris Jankins, fino a li impotente nel marcare Antonio Brown. Nel replay dell’azione, si può notare come l’errore non avvenga tanto dal QB o dall’ingegno di Jankins, ma da Wheaton che interrompe l’esecuzione della traccia intorno alle 30 yarde, lasciando il facile compito di recuperare la palla alla difesa indisturbata da un eventuale tentativo di corsa del WR. L’azione dei Rams si ferma sulle 49 yarde fino al field goal siglato da Zaurlein per il punteggio di 9-3 alla fine della prima metà di gioco. Non succede praticamente nulla nel terzo quarto fino al doppio sack dei padroni di casa (Donald-Barron) con quest’ultimo che causa l’infortunio al ginocchio sinistro di Big Ben. Fortunatamente per gli Steelers, la risonanza magnetica eseguita nella notte italiana, ha riportato un MCL escludendo la rottura del legamento anteriore precedentemente ipotizzata. Roethlisberger sarà costretto a stare sulla sideline per le prossime 4/6 settimane con un possibile rientro in week 8 contro i Bengals. Al suo posto subentra Michael Vick che dimostra da subito di non essere della partita causando un fumble (recuperato da Le’Veon Bell) ed un tentativo rischiando l’intercetto poco dopo. Si apre l’ultimo tempo della partita in fotocopia alla chiusura del terzo quarto. Perdite di possessi con errori grossolani da parte degli attacchi e parecchie flag lanciate, segnano l’andamento del match fino ai due field goal segnati, prima da Zaurlein (27 Yarde) e poi da Scobee (41 yarde) che fissano il punteggio sul 12-6 finale. Nel mezzo però, Will Allen porta il primo intercetto della serata e della stagione per gli Steelers, su l’ennesimo lancio dell’appannato Nick Foles. L’intuizione della safety viene dall’ottimo raddoppio operato su Britt, oltre ad aver calcolato ottimamente la dinamica di gioco portata dal tempo esiguo al termine del match; il QB avversario con l’intero reparto di ricevitori, a poco più di due minuti dal termine, necessitavano di forzare il passaggio per guadagnare yarde il più in fretta possibile, il lancio sul profondo era inevitabile. Finisce 12-6 quindi, uno tra i match definiti come i più brutti del week-end. Poco importa, si dice che l’importante è vincere, ma l’infortunio di Big Ben lascia quel amaro in bocca che fa passare il successo quasi in secondo piano.

Attacco Steelers
Per la prima volta dall’inizio della regular season, il reparto non ha brillato. Ben Roethlisberger è stato (fino a che è restato in campo) il giocattolino preferito della super difesa dei Rams. La O-Line ha contenuto finche ha potuto Aaron Donald e compagni (4 sack complessivi) dando il tempo necessario a Ben di trovare i suoi ricevitori, ma con il passare del tempo il temuto reparto ha preso il sopravvento. La stessa difesa che ha concesso pochissimo sulle corse, è stata discreta anche sui lanci a dispetto di una secondaria sulla carta imbarazzante pari a quella degli Steelers. Le dinamiche di gioco hanno portato spesso ad un raddoppio forzato di Heath Miller e di Le’Veon Bell nelle azioni di passing-game, con la speranza di contenere le furie oro-blu, ma con il risultato di lasciare il solo Antonio Brown come target affidabile. Le’Veon Bell, nonostante abbia siglato l’unico TD del match, ha faticato a trovare varchi nella barricata dei Rams e nel leggere i blocchi generati. A pari merito, il titolo di peggiori del reparto va a Markus Wheaton e Darrius Heyward-Bay, non pervenuti per quasi tutto il match. La qualifica di migliore va ad Antonio Brown, imprendibile per la secondaria dei Rams nei primi due quarti.

Difesa Steelers
Da due partite a questa parte e sotto gli occhi increduli dei tifosi, la difesa targata Keith Butler sta avendo la meglio contro gli attacchi avversari. E’ doveroso anche precisare che di fronte si sono trovati due squadre con reparti non propriamente distruttivi. Guardando il match appena concluso, notiamo con piacere che la mancanza di un perno come Ryan Shazier non è stata determinante, con un reparto capace di lasciare a secco di touchdown l’attacco avversario. Il front seven sta attraversando un ottimo periodo dal punto di vista della pressione al QB ma anche di contenimento sul gioco delle corse (Todd Gurley e Tre Mason a soli 71 yarde percorse). Stesso discorso nel passing-game; Nick Foles ha concluso con 19 su 28 per 197 yarde e 1 intercetto, a dimostrazione della crescente attenzione rivolta ad una fase spesso accantonata negli anni passati. Il migliore del reparto a mio avviso è stato Will Allen. Ottimo in tutto il match con letture e tackle puntuali. Suo l’intercetto che ha generato il turnover sul finale, mettendo in cassaforte la vittoria. Nessun peggiore in un reparto che senza Shazier veniva dato per spacciato.


venerdì 25 settembre 2015

STEELERS - RAMS PREVIEW

Domenica alle ore 19.00 presso l’Edward Jones Dome si affronteranno i St.Louis Rams e i Pittsburgh Steelers in un match che si prospetta tutt’altro che scontato. Entrambe le franchigie si apprestano ad affrontare la partita con molte aspettative cercando di ripetere quanto di buono visto nelle prime due week di regular season. I padroni di casa, reduci dalla brutta prestazione rimediata nel week 2 contro i Redskins, ripartiranno dal settore difensivo considerato uno dei migliori della lega. Il front seven con la solita e collaudata 4-3, dispone tra i migliori edge-rusher in assoluto con il trio Aaron Donald, Chris Long e Robert Quinn già a quota 7 sack complessivi in sole due partite disputate. Di fronte a loro si troveranno la O-Line degli Steelers in notevole spolvero Domenica contro i 49ers di Navorro Bowman. Lo stesso reparto che nella scorsa stagione alternava ottime prestazioni ad altrettante prive di organizzazione, quest’anno sembra abbia trovato la quadratura grazie a qualche accorgimento con il supplemento di copertura togliendo qualche target al braccio di Big Ben. Ribaltando la questione e anticipando quello che si prospetta uno dei migliori matchup della serata,  la rocciosa linea offensiva dei Rams, che ha concesso finora solamente 2 sack alle pass-rush avversarie, dovrà vedersela con la 3-4 degli Steelers in splendida forma contro i 49ers autori di ben 7 atterramenti a Colin Kaepernick. Considerata la difficoltà della serata e l’importanza nel portare a casa una vittoria in vista dei match più impegnativi, gli Steelers faranno aumentare gli snap nelle statistiche di James Harrison in staffetta con il Jarvis Jones, mentre sul lato opposto, Arthur Moats pare essere leggermente in vantaggio sul rookie Bud Dupree per un posto da starter. Sul fronte inside, l’infortunio alla spalla (più grave del previsto) rimediato da Ryan Shazier Domenica contro i 49ers, lo terrà fuori dal rettangolo verde. Al suo posto, spazio a Sean Spence mentre Lawrence Timmons ricoprirà l’altro slot libero come ILB. Restando sul reparto offensivo ma spostandoci sulla costruzione del gioco, anche se sulla carta il confronto tra Ben Roethlisberger (47/65 720 yds 4TD) e l’ex Eagles Nick Foles (35/59 447yds 2TD) non regge il gioco, sarà interessante verificare se il QB di casa riuscirà a pescare abilmente il duo di TE Jared Cook e Lance Kendricks nei lanci di medio raggio. Tecnica che oltre al costante supporto degli HB (oltre alla difesa), è stata la chiave della vittoria nell’opener tra le mura amiche. Sul wideout, la difficoltà nell’azzeccare il tempismo con i ricevitori apparsa nel precedente match perso contro i Redskins, potrebbe riverificarsi nonostante i balck & gold non dispongano di una secondaria da urlo (William Gay in dubbio con Cortez Allen tornato ad allenarsi) ma comunque brava nel fronteggiare i ricevitori dei 49ers. Per Big Ben il discorso è differente, la sintonia istituita con i suoi ricevitori dovrà essere sfruttata al massimo dagli Steelers, spremendo al massimo le capacità del fuoriclasse ex Miami (Ohio) di trovare nel profondo Antonio Brown e compagni. Proprio l’ex Central Michigan potrebbe fare la differenza contro Janoris Jankins, cornerback assegnato alla sua posizione dalle discrete capacita di copertura in cover. Sempre sui ricevitori, dopo le ottima prestazioni di Domenica, il ruolo di WR2 sarà affidato nuovamente a Darrius Heyward-Bay con Markus Wheaton nello slot. Ma attenzione allo slot che proprio Domenica sera potrebbe venire a mancare in più di un occasione… Gli Steelers, recuperando Le’Veon Bell rientrante dalla squalifica di 2 week inflitta dalla lega, potrebbero adottare uno schema offensivo con quest’ultimo e DeAngelo Williams in un run heavy (Fullback incluso) tanto spettacolare quanto imprevedibile. Dalla parte opposta del backfield, il rookie Todd Gurley dovrebbe essere del match, anche se resta avvantaggiato Tre Mason per un ruolo da starter

Injury report – Suspendend list (Steelers)
William Gay - CB (probable)
Cortez Allen - CB (probable)
Cameron Heyward - DE (questionable)
Daniel McCullers - DT (out)
Ryan Shazier - ILB (out)
Markus Wheaton - WR (probable)
Maurkice Pouncey - C (PUP)
Mike Adams - OT (PUP)
Senquez Golson - CB (IR)
Bruce Gradkowski (IR)
Martavis Bryant (suspended)

Injury report – Suspendend list (Rams)
Todd Gurley – RB (probable)
Reynolds Chase – RB (questionable)
Sims Eugene – DE (questionable)
Johnny Hekker – P (questionable)

Pronostico finale

Come detto, potrebbe rivelarsi un match più incerto del previsto per svariati motivi. Da una parte un team voglioso di rivalsa dopo lo scivolone rimediato in week 2 (Rams), dall’altra gli Steelers vogliosi di ripetere le gesta di Domenica contro i 49ers. Allo stato attuale la squadra di Mike Tomlin resta favorita nei molteplici matchup, dove sulla carta, risulta nettamente superiore.


49ERS - STEELERS RECAP

Il caldo inaspettato in quel di Pittsburgh, si fa sentire sia fisicamente che mentalmente con il primo quarto contraddistinto dalle numerose flag (principalmente false start, offside) lanciate dai refree con le conseguenti penalità per entrambe le squadre. I 49ers, con Colin Kaepernick in cabina di regia, apprendono da subito che le serata sarà lunga e difficile, riscontrando parecchia difficoltà nel guadagnare yard contro una difesa di solito permissiva come quella degli Steelers. L’abile scrambler affida spesso e volentieri palloni a Carlos Hyde senza consistenti benefici, oltre che a tentare spesso la soluzione personale. Di fronte a loro la difesa degli Steelers, che appare da subito in stato di grazia rendendo il lavoro di pass-protection dei 49ers, uno dei fattori chiave del match.
Il risultato si sblocca a 10 minuti dall’inizio circa, dopo un drive durato quasi 5 minuti di possesso (il più lungo fino a quel momento) per i padroni di casa. Ben Roethlisberger pesca Heath Miller in endzone con un lancio verticale da 2 yds e la successiva conversione da 2 punti di Antonio Brown, fissa il punteggio sull’8-0 alla fine del primo quarto. I 49ers accorciano le distanze ad inizio del secondo quarto con un field goal di Phil Dawson, per poi distaccarsi dai padroni di casa con il successivo TD su corsa da parte di DeAngelo Williams e la ripetuta conversione da 2 punti per Heath Miller. Con questa azione i B&G si portano sul parziale di 16-3 trascinando il match verso una fine da subito intuibile. Nell’azione, spiccano le enormi capacità di Big Ben sul lancio nel profondo (59 yds-pass per Antonio Brown) e la sicurezza con cui, nonostante la pressione sulla tasca, riesca a trovare il ricevitore libero senza alcuna esitazione. Questo è dovuto anche ad un lavoro provato ripetutamente in allenamento: “La protezione al QB è uno dei punti chiave dove dobbiamo sicuramente migliorare” così Mike Tomlin in un intervista rilasciata e subito detto fatto; nelle fasi di passing-game lontani dall’endzone veniva adottata una protezione di ben 6/7 giocatori su Big Ben, perdendo si dei target fondamentali, ma acquisendo una protezione tale da limitare al massimo la pass-rush avversaria. Risultato:0 Sack, 0 QB Hit su Roethlisberger per tutto il match.
Dopo un drive quasi imbarazzante dei 49ers guidato da Carlos Hyde (3 snap), arriva il touchdown degli Steelers che fa terminare di fatto ogni sogno di rimonta per la squadra ospite. Il solito Big Ben pesca con un lancio verticale da 35 yds Darrius Heyward-Bay (totalmente rigenerato) in endzone che fissa il punteggio sul 24-3. A mancare l’extra point ci pensa l’appannato Josh Scobee che, in quel momento, porta a tabellino solamente 2 FG segnati su 4 tentativi (due siglati poco dopo). Il fumble di Keapernick recuperato da Shazier pochi minuti dopo, dimostra quanto poca lucidità sia presente tra gli ospiti, e quanta benzina abbia nel serbatoio la difesa della squadra di casa. Una difesa (agli occhi dei più sentimentali come ricordo alla Steel Curtain) apparsa in stato di grazia per tutta la partita, che ha fatto collassare la tasca dei 49ers per più di un occasione collezionando ben 6 sack (2 Tuitt, Heyward, Moats, Dupree), 2 QB Hit e 18 affrettamenti. Da queste statistiche si possono tranquillamente tirare le somme sulla difficolta che ha avuto per tutta la serata Kaepernick, complice una O-Line troppo permissiva (a tratti inesistente) incapace di contenere le furie di casa. Il recovered fumble porta l’ennesimo TD della serata. Ancora protagonista DeAngelo Williams che su corsa da 2 yds fissa il punteggio sul 30-3 (field goal Scobee). Nel terzo quarto non accade sostanzialmente nulla, se non che Keapernick guida uno dei suoi migliori drive del match, pescando ripetutamente il duo di ricevitori Torrey Smith e Anquan Boldin ma fermandosi sul 4&goal, non riuscendo a portare a casa la segnatura che avrebbe, quantomeno, riaperto il match. Da sottolineare nuovamente, l’attenzione portata dalla difesa degli Steelers, con Brandon Boykin che compie una lettura di gioco magistrale, deviando il passaggio già al sicuro nelle mani di Bruce Miller in endzone. Sul finale di quarto, Keapernick si ricorda di essere un quarterback e lancia un passaggio da 43 yds nelle mani di Varnon Davis. L’ultimo quarto si apre con la prima segnatura da 6 punti per i 49ers; Kaep to Boldin per 14 yds fissando il punteggio sul 30-10 con il field goal trasformato da Phil Dawson. 20 Punti dividono le due squadre al termine del match ma gli Steelers aumentano il divario a 38-10 grazie all’ennesima segnatura su corsa, dell’ottimo DeAngelo Williams ed il FG trasformato da Scobee. L’ennesimo drive condotto magnificamente da Big Ben, esalta le mani di Markus Wheaton (rimasto fin li in ombra) con un lancio verticale da 48 yds, incrementando le statistiche di ricezione del parco di ricevitori. Il drive successivo è un autentica prodezza del QB californiano che pesca Torrey Smith con un lancio da 75 yds facendo compiere il primo errore del match alla secondaria degli Steelers. Un incomprensione tra Mike Mitchell e Will Allen, con quest’ultimo uscito in blitz, apre inevitabilmente una prateria per la facile ricezione all’ex Ravens. Gli stessi 49ers ritoccano il punteggio sui 18 punti con una 2 pti conversion dello stesso Smith. Sul finale di match arriva la prima segnatura della serata per Antonio Brown dopo un drive condotto perfettamente dal solito Big Ben.
Note positive Steelers:
Tantissime note positive in una serata quasi perfetta. La difesa su tutti con il front seven totalmente ispirato (che ha concesso solamente 84 yds sulle corse) e una secondaria attenta e puntuale nei tackle. Che forse sia frutto del lavoro in sordina di Keith Butler?
La riconferma dell’attacco che senza Martavis Bryant e Le’Veon Bell, si dimostra uno dei migliori della lega da due anni a questa parte. La O-Line si è attestata rocciosa e stagna per contenere la pressione sul quarterback.
Note negative Steelers:
Poche note negative, se non l’ennesimo field goal sbagliato da Scobee e il calo di concentrazione, ma comprensibile, della difesa che ha concesso 2 TD nell’ultimo quarto.
Considerazioni finali:
Gli Steelers si impongono all’Heinz Field di Pittsburgh per 43 a 18 contro i San Francisco 49ers, in un match dominato a larghi tratti dalla compagine di Mike Tomlin. Lo stesso coach, che vantava un parziale 8-1 nell’opener tra le mura di casa, ha proseguito la striscia positiva dimostrando quanto sia difficoltoso affrontare i B&G nelle gare di apertura stagionale. Dal canto loro, gli Steelers hanno preparato la partita nel miglior modo possibile, affrontando il lavoro settimanale colmo di critiche e intoppi fisici che chiunque avrebbe accusato diversamente. Il reparto difensivo, sotto la lente di ingrandimento dopo la sconfitta contro i Patriots, si è dimostrato capace di sorprendere in positivo compiendo una prova al di sopra di ogni aspettativa, mentre il reparto offensivo ha semplicemente riconfermato l’elevatissimo potenziale di cui dispone. Sulla baia californiana gli umori sono cambiati drasticamente dopo la pesante sconfitta rimediata. Coach Tomsula, estasiato e fiducioso dopo l’importante vittoria in week 1, a fine partita ha sottolineato quanto margine vi sia stato in campo e quanto lavoro necessita il “giovane” team per tornare quello di un tempo.


martedì 8 settembre 2015

SEASON PREVIEW 2015

Cosa attendersi per il 2015 in casa Steelers è ancora oggi un grosso punto di domanda. Quanto visto in questa preseason purtroppo è ben evidente, 3 sconfitte - compreso l’HOF match - su quattro partite, sono un segnale chiaro su quello che ci si potrà aspettare per la regular season entrante. Spesso si dice che un ricambio generazionale possa portare beneficio ad un organico ma anche che non sempre potrebbe essere la mossa giusta per ovviare i problemi, rischiando di sopravvalutare elementi non all’altezza della situazione. Arrabbiature e facili imprecazioni, dovranno essere accantonate verso il reparto difensivo orfano di giocatori del calibro di Troy Polamalu, Brett Keisel e Ike Taylor. Sarà dura entrare nell’ottica, si sa…. ma è lo specchio più verosimile della stagione che si appresta a cominciare, considerando anche che la nostra schedule è stata valutata come la più dura tra le 32 franchigie. Bando alle ciance andiamo ad analizzare la squadra per reparto, prospettando (senza sbilanciarci troppo) il record finale.

Attacco
I ragazzacci del reparto offensivo ripartono da un 2014 da assoluti protagonisti. Uno dei migliori reparti della lega che vanta il miglior WR seguito da secondo miglior RB. Partendo proprio dal running game, il team sarà orfano di Le’Veon Bell per le prime 2 partite stagionali (Patriots-49ers) a causa dello stop imposto dalla lega per abuso di sostanze; spazio quindi al veterano DeAngelo Williams che unitamente al suo compagno ai tempi dei Panthers Jordan Todman, avranno l’obbligo di guidare il back field garantendo solidità e garanzia futura. Lo stesso Todman arrivato pochi giorni fa in seguito al taglio di Josh Harris, è da definirsi un assoluto upgrade per il team, apparso in gran condizione nell’ultimo match di preseaon perso proprio contro Carolina. Rimanendo in cabina di regia, troveremo un Big Ben Roethlisberger voglioso di ripetere le gesta del 2014 (oltre 4900 yds lanciate, 32 TD e 9 intercetti), fresco di rinnovo contrattuale che lo legherà al team fino all’età di 38 anni. A sostituirlo nei momenti chiave dei match ci sarà l’illustre quanto chiaccherato per vicende extra football Michael Vick, apparso in ottima forma nel debutto contro i Bills. A battagliare e far sportellate in mezzo al campo, ci sarà ancora una volta il TE Heath Miller che dall’alto della sua esperienza, porterà il solito prezioso contributo; contributo tattico che sarà trasmesso anche fuori dal rettangolo di gioco ad un giovane di ottima prospettiva come Jasse James. Molte sono le aspettative anche nel wideout, considerato tra i spumeggianti in circolazione. Antonio Brown (cui si attende solo la firma sul prolungamento dopo aver ristrutturato il contratto in scadenza nel 2017) con Martavis Bryant, formano la coppia di ricevitori del futuro. Quest’ultimo però dovrà fare i conti con la recente squalifica imposta dalla lega per abuso di sostanze. Nel 2014, subentrato a metà stagione, è stata un autentica rivelazione guadagnando in breve tempo il ruolo di starter. Attendere riscontro da un rookie appena arrivato potrebbe essere borioso, ma da un talento come Sammie Coates potrebbe essere quantomeno comprovato. Ai tempi del college ad Auburn formava un duo eccezionale di WR con Duke Williams, entrambi lanciati magistralmente dalle mani del QB Jeremy Johnson; si spera che quanto prima possa diventare uno dei target preferiti anche di Big Ben. Il ruolo di slot verrà ricoperto per la maggior parte degli snap da Markus Wheaton, che sembra abbia trovato la sua dimensione dopo i difficili trascorsi sulla side line. La O-Line non porterà quasi nessun cambiamento rispetto alla stagione precedente (Gilbert-Foster-Wallace-Beachum-DeCastro). I 33 sack concessi alle difese avversarie dovranno sicuramente diminuire e la maggiore esperienza porterà sicuro beneficio. Lo sfortunato Pro Bowler Maurkice Pouncey, costretto ai box in IR List fino alla week 7 per un infortunio al piede rimediato nel secondo match di preseason contro i Packers, verrà sostituito da Cody Wallace alternato al rientrante Doug Legurski, ri-firmato dopo un iniziale rilascio. Le attese sono tante per uno dei reparti migliori della lega. La tegola maggiore a mio avviso è l’infortunio di Pouncey più che l’esclusione iniziale dei celebri Bryant – Bell.

Difesa
La Steel Curtain purtroppo non esiste più mettiamocelo in testa! Come succitato, i pezzi della devastante difesa d’acciaio si sono staccati uno a uno fino all’ultimo, lasciando per strada quel papabile ricordo che faremo fatica a dimenticare; d’altronde, era nell’aria da parecchio e ormai si attendeva solamente l’ufficialità avvenuta in questa offseason. Ma bisogna ripartire, cercando di trovare quanto di meglio a disposizione nel roster, risultato: la rifondazione, dopo anni di primi giri al draft spesi per il reparto, non si è ancora ultimata e l’impressione che ci troviamo ancora in alto mare è piuttosto evidente… Il front seven della stagione 2015 sarà pressoché lo stesso della stagione passata, con i collaudati Cam Heyward – Steve McLendon – Stephon Tuitt in prima linea e James Harrison (verrà utilizzato con il conta gocce) – Lawrence Timmons – Ryan Shazier – Arthur Moats tra i linebacker. Quest’ultimo è l’unica novità dopo il ritiro di Jason Worilds. Sostanzialmente la pass-rush con l’utilizzo dei linebacker interni in blitz cambierà ben poco anche se quanto visto in questa preseason al comando del nuovo coach Keith Butler, non fa proprio dormire sonni tranquilli. Lo stesso DC ha dichiarato sin dalla sua nomina, che la squadra adotterà un sistema difensivo versatile passando dalla 3-4 alla 4-3 a seconda delle situazioni di gioco. Il numero di sack e la pressione al QB avversario dovranno sicuramente migliorare (16mi nel 2014) con l’obiettivo di limitare il possesso e la lunghezza dei drive avversari.  Tra le nuove leve, sarà interessante l’approccio al sistema del 1st rounder Bud Dupree (ex Kentucky), autore del suo primo sack all’Heinz Filed nel week 2 di preseason e di L.T. Walton (ex Central Michigan), molto convincente al training camp. Se tra gli interpreti in campo ci sono poche novità, volti nuovi (anche se non propriamente) si vedranno tra i coach con Joey Porter e Jerry Olsavski, due vecchie glorie black & gold promosse al comando delle seconde linee. Sulla secondaria si potrebbe aprire un dibattito lungo ore… Le scelte errate dei draft precedenti, hanno generato nel presente una valle di lacrime. Sul fronte CB, l’unica certezza si chiama William Gay, complice di un 2014 al di sopra delle aspettative coronato con la nomina di capitano di reparto per il 2015. Il resto è un incognita sotto ogni punto di vista. Ci si aspetta moltissimo da uno come Cortez Allen, consapevoli del bagaglio tecnico e del peso sul salary cap per gli anni a venire. Il partente dovrebbe essere lui insieme a W-Gay Giovedì notte contro i Patriots. Speriamo Bene!! Antwon Blake ha fatto vedere ottime cose nel camp ed in preseason nella posizione di slot corner, mentre Brandon Boykin sembra ancora lontano dalla forma ideale. Il nuovo arrivato Ross Cockrell ex Buffalo Bills, si ritaglierà a mio avviso un ruolo importante a stagione in corso, nonostante sia stato messo ai margini dalla sua ex squadra per tutto il 2014. Il vero e unico fenomeno nel reparto è il povero Senquez Golson, messo di recente in IR List dopo che inizialmente era stato valutato l’intervento chirurgico, ora, da quanto trapelato da Tomlin, potrà tornare disponibile da Novembre in poi. Spostandoci sulle Safety, Shamarko Thomas continua a non brillare ed è stato dichiarato starter al suo posto Will Allen. Dalla sua, ha il peso di aver ereditato il posto di Polamalu, con tutte le aspettative del caso da parte dei tifosi. Mike Mitchell continua ad essere alle prese con i guai alla caviglia ma la pochezza di backup gli impone il ruolo da titolare. A questo punto, il rilascio del 7mo round Gerod Holliman diventa meno chiaro, se non altro che il team voglia investire la 1ma pick del draft 2016 sul ruolo considerando l’ottima classe tra Von Bell (Ohio State), Tony Conner (Ole Miss) e, su tutti, Jalen Ramsey (FSU), abile anche come cornerback.

Infortuni
Gli incidenti nel football sono all’ordine del giorno, lo sappiamo, ma vedere due Kicker infortunarsi in due partite penso sia un record. La squadra per il 2015 dovrà fare a meno del veterano Shaun Suisham (ACL) e dello sfortunato Garret Hartley (stiramento al bicipite femorale), arrivato qualche giorno prima per sostituire l’ex Bowling Green Falcons. La scelta di chi calcerà i field goal è ricaduta sull’esperto Josh Scobee ex Jacksonville Jaguars, dichiarato una delle poche sicurezze di questi anni in forza alla franchigia della Florida. Un altro infortunio a lungo termine riguarda Bruce Gradkowski. Il QB back di Big Ben continua ad essere alle prese con un fastidio alla spalla ed il rientro dovrebbe avvenire non prima di Novembre, mentre L’OT Mike Adams milita ancora in PUP List e non sarà disponibile fino alla week 6. Se a questi sommiamo i succitati Maurkice Pouncey e Senquez Golson, desumiamo quale piega potrà prendere 2015, nella speranza che quantomeno non vi siano ulteriori infortuni.

Record finale:10-6.


giovedì 3 settembre 2015

PANTHERS vs STEELERS - 5 GIOCATORI DA TENERE D'OCCHIO

Finalmente la preseason sta volgendo al termine. Al via questa notte l’ultimo match, che vedrà gli Steelers incrociarsi ai Carolina Panthers in quella che ormai è diventata una sorta di abitudine tra i match di preparazione alla regular season. Come accade spesso in questi incontri, i titolari verranno risparmiati lasciando spazio a giocatori con desiderio di rivalsa o affermazione e alla ricerca di chance per la stagione a venire. Nonostante la batosta rimediata Sabato scorso a Buffalo, verrà concesso ancora riposo a Big Ben, Le’Veon Bell, Antonio Brown e alla maggior parte dei titolari. Landry Jones e l’intero reparto difensivo delle riserve, saranno chiamati ad una prestazione d’orgoglio o quantomeno convincente. I primi tagli che hanno portato il roster a 75 giocatori è già avvenuto e questo match potrà segnare definitivamente le sorti degli “incerti”, che verranno dichiarati idonei per la prossima stagione.
Senza dilungarci troppo, visto che comunque stiamo parlando di preseason, vediamo nello specifico i 5 giocatori da tenere d’occhio per il match di questa notte per molteplici ragioni:

Michael Vick
Nonostante Mike Tomlin in una recente intervista si sia espresso ancora dubbioso su chi sarà il backup QB nel 2015, l’ago della bilancia si sposta notevolmente verso il veterano ex Virginia Tech (complice anche un Landy Jones lontano dall’essere convincente), grazie ad una prima apparizione in black & gold che ci ha fatto alzare dal divano per più di un occasione. Per garantirsi la fiducia, dovrà dimostrare quanto prima di apprendere gli schemi di coach Haley e adattare la sua propensione da scrambler al servizio della squadra. Gioco a parte, sarà interessante vedere quale trattamento gli verrà riservato da parte dei tifosi durante il match, per il quale, a distanza di quasi due settimane dalla firma, circolano ancora numerose petizioni contro di lui con espliciti inviti a lasciare la franchigia a causa dei suoi trascorsi non felici.

Josh Scobee
Occhi puntati anche sul kicker veterano ex Jaguars fresco di firma con la maglia degli Steelers. Il suo arrivo a Pittsburgh costerà la sesta scelta del prossimo draft 2016. Arrivato per sopperire agli sfortunati Shaun Swisham (ACL) e Garret Hartley (stiramento), dovrà mostrare da subito sicurezza non facendo rimpiangere i suoi predecessori. A mio avviso, è sempre stato uno dei pochi punti fermi dei Jaguars e difficilmente non si dimostrerà all’altezza del salto di qualità professionale avvenuto a questo punto della sua carriera.

Sammie Coates
La sospensione per le prime 4 giornate a Martavis Bryant, apre le porte al prodotto ex Auburn per battagliarsi un posto da titolare con Darrius Heyward-Bay e Markus Wheaton. Ritenuto da tutti adatto per fisicità al ruolo (fisicamente simile a Bryant), ha faticato parecchio a mettersi in mostra durante il training camp e i match di apertura. Il posto nei 53 finali non è in discussione, ma considerato il potenziale, dovrebbe ambire a qualcosa di più, come ad essere un backup di sicuro affidamento.

Landry Jones
Le chance per il giovane ex Oklahoma Soones sembrano non finire mai. Nonostante non abbia quasi mai convinto quando chiamato in causa, la società con Mike Tomilin davanti a tutti, puntano fermamente sul giocatore dichiarandolo tecnicamente idoneo a restare tra i grandi. A mio giudizio nello scorso match, complice anche una O-Line molto allegra, ha evidenziato notevoli limiti sotto l’aspetto della sicurezza mentale ed una lettura delle situazioni di gioco spesso approssimativa. Dovrà sicuramente aumentare l’autostima accantonando la paura di osare e di incappare negli errori.

Tyler Murphy
L’ex quarterback ex Boston College ha impressionato in questa preseason per l’abilità nella catch siglando anche il touchdown della vittoria contro i packers in week 2. Per lui si vocifera che sia già assicurato un posto in pratice squad ma, a mio avviso, potrebbe meritarsi di meglio. Stesso discorso per il compagno di reparto Sammie Coates, lo stop di Martavis Bryant potrebbe aprirgli le porte consacrando la sua ascesa tra i grandi. Starà a Tyler confermarsi anche questa notte plasmando parecchi dubbi al coaching staff, sul peso del suo impiego in squadra nel futuro.